Politica
11 Febbraio 2018
Il segretario provinciale del Carroccio attacca il ministro uscente e il suo elenco di investimenti per Ferrara

Elezioni. Fabbri attacca Franceschini: “Pd assente su sicurezza, infrastrutture e lavoro”

di Redazione | 3 min

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Duecentoventi euro per un aperitivo a cui erano presenti 4 persone tra cui sindaco e vicesindaco rendicontati come spesa di rappresentanza. Nulla di illecito, ma è un dato che Dario Maresca (I Civici) fa presente durante la discussione in merito al Rendiconto di gestione dell'esercizio 2023 nel rimarcare che "per la prima volta sono preoccupato anche dal punto di vista economico oltre che nel merito"

Ok per i fondi alla cultura, molto meno bene per quanto riguarda economia, sicurezza e infrastrutture. È, in sintesi, la risposta di Alan Fabbri (Lega Nord) al ministro Dario Franceschini, candidato per il Pd alle prossime elezioni.

“Bene i fondi per la Cattedrale, per il Meis e per tutti gli altri progetti: Ferrara è sempre stata e deve rimanere una città di cultura. Ma questo non basta – afferma Fabbri -. Dove sono gli investimenti per far ripartire l’economia? Dove sono i piani strategici per rilanciare un territorio ferito dal sisma e le infrastrutture necessarie alle aziende? Dove le idee per ripristinare la sicurezza? A Ferrara, come nel resto del Paese, al Pd è mancata totalmente la vision politica. La lista della spesa di Franceschini non basta più per convincere i cittadini. Colpiti, tra l’altro, nei loro risparmi, proprio da chi ora chiede il loro voto. Solo la Lega ha progetti nuovi per l’Italia e per Ferrara: una città sicura, dove l’economia gira grazie alla pace fiscale, i servizi tornano ad essere dedicati agli italiani e le imprese ripartono con le infrastrutture adeguate. Tutto il resto sono le solite frottole”.

Il segretario provinciale del Carroccio interviene così per criticare l’elenco degli investimenti del governo sulla città, presentato sabato da Franceschini e dal segretario Pd Luigi Vitellio.

“Il governo e le amministrazioni Pd hanno già dato prova di sé: non sono stati capaci di garantire a Ferrara le condizioni per guardare al futuro con fiducia. Sulla sicurezza sono intervenuti in ritardo, sono mancati gli investimenti per il rilancio dell’economia, le infrastrutture sono ferme al palo nonostante le richieste delle imprese, i cittadini sono vessati dalle tasse, il lavoro è precario e il welfare e i servizi sono sempre più dedicati agli immigrati”, chiarisce Fabbri. “E come se non bastasse, nel frattempo il governo, con il salvabanche, ha messo le mani sui risparmi di migliaia di famiglie”, continua il segretario provinciale. “È incredibile che Franceschini parli del fondo di ristoro come di una soluzione, quando sa benissimo che è stato istituito solo grazie alle incessanti pressioni della Lega, per rimediare ad un disastro che lui stesso, da ministro, ha contribuito a creare”, continua Fabbri.

“Ferrara merita molto di più di quello che il Pd ha saputo dare e non ammetterlo significa non volere il bene della città. La Lega propone un cambiamento vero, per l’intero Paese e per Ferrara. Ripristinare la sicurezza, non in emergenza, ma con interventi pianificati, garantendo in città il controllo del territorio e a livello nazionale la certezza della pena e la possibilità per i cittadini di difendersi in casa propria. Rilanciare l’economia con una rivoluzione fiscale che parte dalla flat tax, un mercato del lavoro più forte e portando a Ferrara le infrastrutture necessarie a sviluppare la crescita delle imprese. E sostenere la famiglia, garantendo l’accesso ai servizi senza razzismi a contrario nei confronti degli italiani, con risposte concrete a quelle che sono le esigenze reali dei cittadini. Tutte cose che il Pd, in anni di governo, non ha saputo fare”.

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