Gentile Direttore,

chiedo ospitalità per poter esprimere alcune considerazioni circa la destinazione di un milione e mezzo di euro, da parte del Ministero dei beni culturali ed ambientali, finalizzata al recupero ed al futuro utilizzo dell’ex Ospedale Boeri di Tresigallo.
Sento la necessità di intervenire dal momento che, dopo l’annuncio del Ministro Franceschini, pubblicato dal Suo giornale, invece di registrare la generale (come dovrebbe essere) soddisfazione dei cittadini e degli amministratori, ho sentito invece polemiche, in parte dovute al particolare momento elettorale, in parte dovute a disinformazione.

Ritengo che, in qualità da Sindaco nel decennio che ha segnato la svolta per Tresigallo, dall’abbandono al recupero dei principali edifici e della valorizzazione del prezioso assetto urbanistico razionalista, mi sia consentito provare a ripristinare la verità dei fatti.

Sono state le due legislature che ho guidato come Sindaco quelle che, al di là del recupero degli edifici, quali l’ex balilla, la palazzina di entrata dell’ospedale, l’esedra su via del mare, il portale dello Stadio, l’ex caserma di Via Verdi, il monumento funerario a Rossoni ecc. (non mi dilungo per non perdere di vista la questione principale) hanno avviato una opera di sensibilizzazione della cittadinanza, della politica, delle amministrazioni provinciale, regionale e, infine, statale circa l’unicità di Tresigallo nel panorama delle città di Fondazione.

Come ha scritto Antonio Pennacchi (il premio Strega per il romanzo “Canale Mussolini”), il quale è stato ospite della nostra comunità proprio durante la stesura del suo capolavoro, Tresigallo emerge tra i circa 120 siti interessati dalla politica rifondativa per il particolare disegno progettuale e per una esclusiva concezione modernista dell’abitato.

Il nostro impegno è culminato nella creazione della “Associazione nazionale delle città di fondazione” e la città di Tresigallo, sì proprio noi, é tra i soci fondatori insieme alla Provincia di Latina (il bravo  Assessore Bianchi) al Comune di Predappio, a quello di Tor Viscosa e pochi altri.

Scopo finale: stimolare l’interesse sopito per troppo tempo per i nostri territori caratterizzati dalla rifondazione razionalista e, di conseguenza, attrarre investimenti e contributi per il loro recupero.

Fu così incisiva la nostra azione che venimmo ricevuti dallo staff dell’allora Ministro Bondi al quale esponemmo le nostre proposte, comprensive di una proposta di legge caldeggiata dall’allora Senatore Balboni e dall’On. Dalla Vedova.

Val la pena sottolineare che lo schieramento politico dei componenti l’Associazione era del tutto trasversale alle appartenenze politiche e rivolto SOLO ad ottenere risultati tangibili per le nostre città.

Anche l’adesione a Borghi Autentici d’Italia aveva questo scopo, condiviso da molte amministrazioni comunali al di là dei diversi orientamenti politici.

Ebbene tutto quel lavoro di mobilitazione ottenne grande attenzione da parte dei cultori di urbanistica ed architettura, degli storici e della cultura in genere, mentre la maggioranza politica di allora, ancorché di centro destra, ci gratificò solo di promesse.

Ora, finalmente, quel lavoro, iniziato quasi venti anni fa arriva ad una conclusione positiva portando il nome del Ministro Franceschini.

Non servono le polemiche, non servono le appropriazioni (indebite) di merito, non servono le critiche né tantomeno le insinuazioni. Ora serve una comunità di intenti, una progettazione condivisa, anche con i Comuni contermini, soprattutto con Formignana, in vista della fusione.

Serve utilizzare questi fondi per un rilancio del territorio sia dal punto di vista storico e culturale che, soprattutto, turistico.

Questa occasione vale per tutti, deve essere di e per tutti, dal momento che il futuro dei nostri territori passa per la condivisione di politiche innovative, di relazioni complessive e coordinate, con i Comuni dell’Unione, con la Regione e con lo Stato.

Solo insieme potremo concludere qualcosa di buono e duraturo.

Grazie per l’ospitalità

Maurizio Barbirati