Cento
30 Settembre 2018
Faisel: "Aperti a chiunque voglia conoscere l'Islam". Il vicesindaco: "Presidio di pace, legalità e coesione"

Cento inaugura il nuovo centro culturale islamico per la convivenza

di Redazione | 2 min

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Cento. È stata inaugurata sabato pomeriggio la nuova sede del centro culturale islamico per la convivenza di Cento, in via Tommaseo 4: si conclude così un percorso durato otto anni, che ha richiesto un investimento di 350 mila euro, iniziato con la raccolta fondi e decollato grazie al contributo di centri e comunità di tutto il territorio, e alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Cento.

Una struttura destinata alla preghiera, con le rispettive aree per uomini e donne, ma anche a corsi di lingue e doposcuola per i più giovani: ma soprattutto, “non solo aperta alla comunità musulmana”, dichiara il presidente del centro culturale islamico Adderrahim Faisel, “ma a chiunque voglia conoscere la religione islamica e la cultura araba, ed entrare in contatto con l’Islam di pace, amore e fratellanza che professiamo tutti noi”. Per il futuro, dunque, in cantiere tante iniziative anche con le realtà associazionistiche e le autorità del territorio.

Una grande soddisfazione anche per l’amministrazione di Cento: “Il centro culturale per la convivenza ha colto l’occasione di consolidare l’unità della nostra città” sono le parole del vicesindaco Simone Maccaferri. “Solo con un presidio di pace, legalità e coesione si può avere una comunità migliore”. Perché il Corano, interviene don Stefano Guizzardi, parroco di San Biagio, “ci ricorda che siamo tutti creature di Dio. Il dialogo tra due culture non è un compromesso, ma uno spazio: il centro è l’espressione della volontà di sottolineare ciò che ci unisce piuttosto che ciò che ci divide”.

Obiettivo della nuova sede, dunque, quello di di “diffondere i valori reali della nostra fede” secondo Nardine Kachimi, rappresentante regionale della Federazione islamica. “Un buon musulmano è anche un buon cittadino del Paese in cui vive e lavora: abbiamo costruito questo edificio, il prossimo passo sarà quello di costruire uomini che saranno i pilastri di questo centro, e raccoglieranno quest’eredità di pace e convivenza”. Perché “la porta della comunità islamica di Cento” ricorda Faisel, “rimarrà sempre aperta a tutti”.

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