Politica
20 Novembre 2018
Il capogruppo leghista in Regione: “Scellerate politiche europee non preservano le produzioni dalla concorrenza sleale, hanno creato un deserto dove un tempo esisteva un comparto fiorente”

Fabbri (Lega): “Niente Sugar Tax per zucchero italiano”

Alan Fabbri
di Redazione | 2 min

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I Civici intervengono su una città che invecchia e con i giovani troppo spesso costretti a emigrare. "Lo stesso 'Patto per il lavoro e per il clima - Focus Ferrara' sottoscritto nel 2021 dalle istituzioni e parti sociali ferraresi riconosce la crisi demografica, insieme all’emergenza climatica, come il principale problema da affrontare e individua gli interventi per affrontarla, ma è rimasto lettera morta"

Alan Fabbri

Alan Fabbri

“È fondamentale sostenere il settore saccarifero italiano, e sono importanti le parole del ministro Centinaio che chiede di esentare le bibite zuccherate italiane dalla Sugar Tax, se queste utilizzano lo zucchero di provenienza italiana. Dopo che le politiche europee hanno creato il deserto è ora di sostenere un comparto che versa in grandi difficoltà”.

Lunedì mattina il capogruppo Lega Nord in Regione Alan Fabbri e il deputato leghista Carlo Piastra hanno partecipato ad un incontro presso lo stabilimento saccarifero di Minerbio gestito da Coprob dedicato al settore saccarifero.

La produzione di zucchero, comparto produttivo storicamente importante per il nostro territorio, contava in Italia 19 stabilimenti, mentre ora lo stabilimento di Minerbio uno degli ultimi rimasti.

“Le scellerate politiche europee che non preservano le produzioni dalla concorrenza sleale hanno creato un deserto dove un tempo esisteva un comparto fiorente”, spiega Fabbri “Accogliamo dunque con soddisfazione le parole del ministro Centinaio volte a sollevare un problema troppo a lungo sottovalutato che impatta fortemente sulle produzioni e sul comparto agricolo di tutta l’Emilia Romagna e specialmente delle provincie di Bologna, Ferrara e Ravenna”.

Soltanto pochi anni fa il settore comprendeva complessivamente oltre 7000 dipendenti, che lavoravano dalla trasformazione al confezionamento; migliaia di stagionali, ed un indotto di grandi dimensioni, con una superficie coltivata a barbabietola pari a circa 233mila ettari.

“Oggi invece sono appena 34mila gli ettari dedicati a questa attività e la difficoltà è trovare ancora agricoltori pronti a scommettere su questa coltura”, sostiene Piastra.“Il settore chiede maggiori attenzioni e, in particolare, il nostro impegno deve essere quello di far sì che l’industria dolciaria e quella per la produzione di bibite utilizzi zucchero “made in Italy”, per sostenere l’indotto e incentivarne la ripresa. All’Europa, che ha voluto togliere al nostro Paese gran parte della sua agro-industria nel settore, chiederemo con forza di esentare dalla “Sugar Tax” i prodotti che utilizzano zucchero italiano. Lo dobbiamo ai nostri produttori, ed anche ai consumatori, ai quali vogliamo che sia offerto un prodotto di qualità”.

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