Zardi, Peruffo, Fornasini e Anselmi
di Martin Miraglia
Si traduce in 176 interpellanze, 98 istanze, 44 mozioni, 37 risoluzioni, 42 emendamenti, 32 question time e 3 esposti agli organi di controllo l’attività consiliare di questi cinque anni di consiliatura di Forza Italia, i cui 4 consiglieri comunali hanno presentato il loro personale bilancio di mandato “al quale va aggiunta tutta l’attività di comunicazione e di dibattito portata avanti tutti i giorni sui quotidiani”.
“Il nostro impegno è certificato dai numeri”, ha affermato il candidato sindaco di cinque anni fa e capogruppo in consiglio comunale Vittorio Anselmi, che poi ricorda i “principali interventi del gruppo” che in questi anni hanno riguardato il consiglio comunale straordinario susseguente all’annuncio di Tagliani “alla festa dell’Unità” del perimetro dell’area vasta e della protesta, prima in assise “dove qualcuno dormì” e poi per le piazze, sull’aumento della tassazione comunale voluta nel 2015 “dovuta anche al deficit di bilancio di ASP per due milioni di euro poco giustificato”.
C’è poi ancora tanta economia nei ricordi di Anselmi, da Carife “per la quale ci siamo mossi subito e abbiamo richiesto una commissione straordinaria poi diventata di fatto seduta di consiglio che fu importante per fare chiarezza sulla vicenda”, all'”azione importante in difesa della Camera di Commercio che per noi è un’eccellenza e un’infrastruttura strategica quando il governo Renzi voleva demolirle”, al derivato Dexia “che si è chiuso solo quest’anno anche se l’abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione”.
“Abbiamo presentato anche tante risoluzioni e mozioni su temi tecnici e sulla sicurezza, ad esempio quando chiedemmo l’uso del Grattacielo come alloggio per studenti, richiesto l’adozione del criterio della residenza continuativa, o il monitoraggio sulla questione migranti perché la gestione degli Sprar da parte di Camelot a nostro avviso era molto opaca, tanto che è intervenuta l’attività di vigilanza; o anche la contestazione della nomina di Paramucchi a capo della Holding perché la nomina non aveva i requisiti di trasparenza o ancora la richiesta della sicurezza urbana integrata con l’uso di corpi di polizia privata”, prosegue Anselmi che ricorda poi come “alcune delle nostre mozioni sono anche state approvate – come è stato ad esempio quella per riconoscere Ferrara come polo museale regionale – anche se poi l’amministrazione ha disatteso quanto votato nei fatti”.
Per questo, le proposte di cinque anni fa – la riduzione del carico fiscale, lo sfoltimento burocratico, la vendita delle azioni Hera e la riqualificazione urbana – per Anselmi “sono ancora valide, sono operazioni che tutte le città che hanno a cuore il loro destino fanno oltre a considerare cultura e turismo come volano economico e pensare a una riqualificazione del Sant’Anna perché Cona negli ultimi anni sembra diventata un problema visto il rapporto difficile tra l’amministrazione e la Regione e le autorità sanitarie”.
Per la consigliera Paola Peruffo “l’unica donna dell’opposizione, e non è stato semplice esserlo”, le tematiche principali sono state invece collegate alla salute: “Ho presentato un’istanza per porre attenzione sulla fibromialgia, ora Calvano e Paola Boldrini se ne prendono il merito ma intanto questa patologia non è ancora inserita nei Lea esponendo le pazienti al pagamento dell’intero ticket e a problemi lavorativi; ho chiesto la presenza di un nutrizionista per i casi di tumore alla mammella perché una nutrizione corretta può prevenire recidive e un altro ordine del giorno invece era per la raccolta dei farmaci ancora utili. C’è un protocollo in Regione ma a Ferrara questo servizio non è ancora previsto”. “In generale”, aggiunge, ritengo che l’amministrazione non abbia saputo imporsi con Regione ed Asl sui temi che riguardano la salute dei cittadini, anche i parcheggi a Cona rimarranno gratis fino alle elezioni, poi si vedrà”.
E se Zardi invece ritiene l’attuale PSC “una sciagura sulla quale in consiliatura ho provato ad alleviarne le sofferenze, perché anche per operazioni semplici serve una burocrazia asfissiante”, le conclusioni politiche del coordinatore provinciale del partito Matteo Fornasini sono quelle già sentite in altre occasioni.
“Questa campagna”, spiega, “si sta connotando in seno a una battaglia di slogan. Basta prendere quelli di Bova e Fusari, anche se mi risulta che questi esponenti siano ancora al governo della città mentre Modonesi, che è assessore da 16 anni, dice di voler fare di più. Non poteva dirlo prima? Che credibilità hanno? Il centrodestra e Forza Italia hanno la credibilità e le persone per rilanciare la città e lo stanno dimostrando”.
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