“Aspettiamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Crescita per le opportune valutazioni, tuttavia non si può negare che il Governo stia tenendo il passo, l’attuazione del Fir si sta muovendo, un ulteriore passo è stato fatto”, queste le parole del presidente della Lega Consumatori Ferrara, Enrico Scarazzati, che esprime soddisfazione per le novità del Decreto Crescita sui risarcimenti agli azionisti e obbligazionisti delle banche azzerate, nonostante il forte ritardo sulla tabella di marcia (la norma originaria era contenuta nella Legge di Bilancio e il decreto attuativo era previsto entro metà gennaio) accumulato dal governo sulla questione, che ha anche portato gli ‘azzerati’ a protestare la settimana scorsa davanti a Montecitorio.

Questioni in cui tuttavia Scarazzati non si addentra durante le proprie valutazioni, nelle quali preannuncia anche un prossimo incontro aperto ai cittadini in compagnia col candidato sindaco della Lega Nord, Alan Fabbri, “che in questi anni è sempre stato al fianco degli azzerati, per illustrare in modo dettagliato il funzionamento del decreto e le pratiche da completare per l’ottenimento dei rimborsi”.

Il presidente della Lega Consumatori di Ferrara ripercorre e promuove le ultime novità introdotte dal Decreto Crescita, come l’innalzamento da 100mila a 200mila euro di patrimonio mobiliare della soglia limite per rientrare nelle procedure di rimborso automatiche. “Parrebbe confermato – afferma Scarazzati – il fatto che anche chi ha già ottenuto qualcosa potrà ottenere l’indennizzo, come gli obbligazionisti subordinati che hanno ottenuto già l’80% delle obbligazioni, e i quali arriveranno sino al 95% del rimborso, e tutti i soggetti che rientreranno in uno dei due requisiti potranno presentare una semplice istanza al fondo e percepire l’indennizzo in maniera automatica”.

Secondo Scarazzati, “Con l’intento di inserire una platea più ampia possibile nella procedura automatica, il Decreto Crescita alzerebbe il requisito del patrimonio mobiliare a 200 mila euro. Così facendo il Governo stima che circa il 90% degli aventi diritto, che si aggira, sempre secondo stime a 200 mila risparmiatori, potrà ottenere l’indennizzo attraverso la procedura automatica. Questo mi sembra un importante traguardo raggiunto, che consentirà ai risparmiatori di evitare l’avvio di procedure onerose e lunghe. Chi invece non rispetta tali requisiti dovrà passare il vaglio del cosiddetto arbitrato attenuato che parrebbe essere una procedura abbastanza semplice per verificare se si ha diritto ad ottenere o meno l’indennizzo. I casi saranno esaminati da una commissione di nove ‘saggi’, che dovranno avere conoscenza della materia bancaria e del diritto. Attendiamo ora l’emanazione dei decreti attuativi che definiscano nel dettaglio la documentazione necessaria, e il dettaglio delle procedure”.