Un’analisi sul ruolo degli evangelici nell’elezione di Bolsonaro alla presidenza del Brasile viene proposta invece da Giacomo Salvarani, che ricorda come sia stata in particolare la componente neopentecostale a sostenere la sua candidatura e sottolinea che «è bene non sovrapporre questa corrente al protestantesimo non-pentecostale e pentecostale “classico”, assai più eterogeneo, non così indirizzato e organizzato dal punto di vista politico né così in crescita come il protestantesimo neo-pentecostale».
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