By Expedia Team, on May 27, 2015

Parco Ducale a Parma: la storia e le cose da fare

“Il Parco Ducale di Parma è un’oasi verde nel cuore della città: luogo ideale per passeggiare, o godersi un buon libro accomodandosi su una panchina.

Ideati da architetti rinomati in tutto il mondo, i “giardini italiani” sono stati concepiti all’insegna di un’armonia compositiva, fatta di precise geometrie, giochi d’acqua, viali costeggiati da statue e composizioni floreali, che alludevano al concetto di eden, o paradiso perduto. Era in questi parchi, creati dalla mente dell’uomo, che la nobiltà cercava ispirazione e ristoro. Un esempio classico di giardino italiano è il Parco Ducale a Parma. Situato nel cuore della città, tra Viale Piacenza e Viale Massimo D’Azeglio, a soli dieci minuti a piedi da Piazza Garibaldi, è il parco più amato dai parmigiani, che, affettuosamente, lo chiamano il “giardino”.

### Un po’ di storia

L’idea di ricavare un grande parco dai terreni posti sulla riva occidentale del torrente Parma fu di Ottavio Farnese, secondo duca di Parma nel 1561. A tale scopo vennero acquistati diversi orti che costituivano delle zone separate tra loro. I terreni furono successivamente integrati secondo il disegno dell’architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, che per il suo lavoro si ispirò ai giardini delle ville romane. Il parco doveva servire da area ricreativa per la grande villa ricavata da un antico casale abbandonato, oggi nota con il nome di Palazzo del Giardino, che fu sede della Corte Ducale fino alla seconda metà del Seicento. Il giardino fu abbellito con abeti, querce e platani intervallati da siepi di rosmarino e vari alberi da frutta.

Nel 1690, nella parte più occidentale del parco fu costruita la “pescheria”, un laghetto artificiale di forma ovale con al centro un isolotto, dove in tempi più recenti venne collocata la fontana del Trianon. Oltre alla funzione ornamentale la pescheria serviva da riserva ittica per la numerosa corte.

Credits: Marco Pattera

Con l’estinzione della casata Farnese, sul finire del XVIII secolo, il parco subì un forte degrado, tanto che i suoi alberi furono usati come legna da ardere. Il suo definitivo recupero avvenne solo dopo l’unità nazionale quando il giardino, diventato di proprietà comunale, fu aperto al pubblico.

### Il parco oggi

Dal 1987 un edificio storico, costruito inizialmente per esposizioni fieristiche è stato trasformato in Teatro delle briciole con una ricchissima programmazione annuale. Tra il 2000 e il 2001 il parco è stato oggetto di un’importante opera di restauro che ha coinvolto sia il giardino, con il ripristino della vegetazione, sia la parte artistica, con il restauro delle statue ornamentali, gli edifici storici e gli impianti di illuminazione. Oggi le piante presenti in gran numero sono i tigli, seguite da ippocastani e platani.

Credits: Simone Repetto

Il restauro ha restituito ai parmigiani il loro amato giardino in tutto il suo splendore e oggi sono tanti i cittadini che vengono qui per fare jogging, passeggiare sui viali di finissima ghiaia o rilassarsi sui prati verdi. Ai ciclisti è, invece, riservato un circuito asfaltato che collega le varie entrate del giardino. Per una pausa golosa è consigliato il Chiosco Bar Parco Ducale. Se si preferisce un pranzo o una cena sostanziosa, accompagnati da ottima lirica, si raccomanda il Ristorante Corale verdi, situato proprio a fianco del Parco Ducale.”