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Agenti italiani in Brasile per riportare in Italia Cesare Battisti: è ancora latitante

A Cananeia, dove risiede abitualmente, non lo vedono dal 28 ottobre, da quando Jair Bolsonaro ha vinto le elezioni presidenziali in Brasile. I vicini: “Veniva tutti i giorni, prendeva una birra e leggeva il giornale. Era inquieto”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Agenti italiani sono arrivati in Brasile, pronti a prelevare Cesare Battisti, che però risulta ancora latitante, dopo il via libera all'estradizione concessa ieri sera dal presidente Michel Temer. La notizia è riportata da Globo News online.

Temer ha firmato ieri il decreto, affinché l'ex terrorista sconti in Italia l'ergastolo che gli è stato inflitto per omicidio – dopo che Luiz Fux, magistrato del Supremo Tribunale Federale (Stf), ha ordinato il suo arresto preventivo, attribuendo al capo dello Stato la facoltà di decidere sulla richiesta di estradizione.

Un aereo militare italiano è parcheggiato nell'aeroporto internazionale di Guarulhos, nei pressi di San Paolo del Brasile, per riportare a casa l'ex terrorista condannato a quattro ergastoli: per lui la Corte suprema brasiliana ha spiccato un mandato di cattura. A Cananeia, dove risiede abitualmente, non lo vedono dal 28 ottobre, ovvero da quando Jair Bolsonaro ha vinto le elezioni presidenziali in Brasile. I vicini hanno raccontato di averlo visto quel giorno in un bar, attento ai risultati elettorali che davano la vittoria all'uomo che a colpi di tweet – ricambiati prontamente dal ministro dell'Interno, da Matteo Salvini – aveva promesso di estradarlo: "Veniva tutti i giorni, prendeva una birra e leggeva il giornale. Era inquieto", ha detto il proprietario del bar. Ieri la difesa del terrorista aveva presentato un ricorso contro il mandato di cattura.

L'estradizione concessa è frutto di "un accordo raggiunto fra due governi di estrema destra". A dirlo è stato Tarso Genro, ex ministro della Giustizia del governo di Lula da Silva, che concesse l'asilo politico all'ex terrorista italiano. "Se dovessi valutare questa questione in termini giuridici, starei dando un altro valore a una decisione che è politica", ha dichiarato Genro. L'ex ministro di Lula ha difeso la scelta fatta dal suo governo, definendola "giuridica e non politica", in una serie di messaggi su Twitter, nei quali ha comparato il caso dell'ex Pac con quello di Achille Lollo, l'attivista di estrema sinistra condannato per il rogo di Primavalle, rifugiatosi anche lui in Brasile.

Per la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, Battisti è "un vigliacco che continuerà a scappare protetto da intellighenzia internazionale", ha attaccato intervenendo nella giornata conclusiva del congresso costituente di ‘ Sud Protagonista' riunitosi a Napoli.

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