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Aquarius, governo risponde alla Francia: “Non accettiamo lezioni ipocrite, da Parigi cinismo”

Il governo italiano replica alla Francia e alle parole del presidente Emmanuel Macron sul caso della nave Aquarius: “L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte. La Francia ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo, attraverso una nota diffusa da Palazzo Chigi, replica alla Francia dopo le dure parole di Emmanuel Macron sul caso Aquarius e sulla gestione della nave con a bordo 629 migranti da parte delle autorità italiane. “L’Italia – si legge nella nota – non può accettare lezioni ipocrite da paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dell’altra parte”. Il governo parla di solidarietà da parte della Spagna, definita come un “inedito gesto”, mentre “lo stesso gesto non è arrivato dalla Francia, che anzi ha può volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza”.

Il comunicato di Palazzo Chigi si apre con un commento alle dichiarazioni arrivate nelle ultime ore dalla Francia, sia dal portavoce del partito di Macron, sia dallo stesso presidente francese, i quali parlano – rispettivamente – di posizione "vomitevole" dell'Italia e di cinismo da parte di Roma. "Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo – si legge nel comunicato -. L'Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall'altra parte".

L'attenzione del governo si sposta poi sul caso specifico della nave Aquarius e su quanto avvenuto in questi giorni: "Il governo italiano non ha mai abbandonato o lasciato sole le quasi 700 persone a bordo dell'Aquarius. La nave è stata sin da subito affiancata da 2 motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario. L'Italia ha anche offerto la possibilità di far scendere dalla nave le donne in stato di gravidanza, i bambini e chiunque avesse bisogno di cure, ma da Aquarius è arrivato un rifiuto a conferma del fatto che a bordo non era in corso alcuna emergenza".

A questo punto entra in gioco, nella ricostruzione della vicenda da parte di Palazzo Chigi, la Spagna e la decisione del governo di Madrid di accettare l'approdo della nave e dei 629 migranti nel porto di Valencia: "Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone a bordo dell'Aquarius, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna. Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza. Si ricorda che due navi italiane si sono occupate del trasbordo dei migranti dall'Aquarius e le stesse li accompagneranno in tutta sicurezza a Valencia. L'Italia ancora una volta si è assunta le sue responsabilità e ha garantito la sicurezza di uomini, donne e bambini mettendo in campo azioni concrete. Agli altri nostri alleati lasciamo le parole".

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