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Assessora veneta contro Salvini: “Sei fortunato che non c’è più la sedia elettrica”

L’assessora Pavan è l’autrice del commento shock su Facebook, scritto sotto un video in cui il ministro degli Interni Matteo Salvini difende la sua posizione dopo aver appreso dell’indagine avviata nei suoi confronti per la vicenda della nave Diciotti. Ora gli esponenti del Carroccio chiedono le sue dimissioni.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Sei fortunato che la sedia elettrica è stata abolita, signor ministro". È questo il contenuto di un post shock che l'assessora alla pubblica istruzione di San Stino di Livenza (Venezia) Valentina Pavan, ha scritto su Facebook rivolgendosi al ministro degli Interni e vicepremier Matteo Salvini. Il post, poi rimosso, ha scatenato la dura condanna degli amministratori e dei dirigenti locali della Lega, che hanno chiesto le sue dimissioni. Pavan è rappresentante di una Civica di centrosinistra, che appunto guida il paesino veneto, e ha scritto quel commento tra le reazioni al video del 7 settembre in cui il ministro e leader della Lega parlava dell'indagine aperta nei suoi confronti per la vicenda dei 177 migranti della nave Diciotti, rimasti per diversi giorni bloccati al porto di Catania. Per presentare il contenuto del suo video Salvini aveva scritto ironicamente: "Indagato per sequestro di immigrati? Scopriamolo insieme".

"Se l'assessore della lista civica Livenza, Valentina Pavan, alla sua prima esperienza amministrativa, pensa di interpretare il suo ruolo insultando avversari politici e rappresentanti della istituzioni invece di proporre soluzioni ai problemi penso sia fuori strada e farebbe bene a dimettersi" ha scritto oggi il segretario provinciale della Lega per il Veneto Orientale Luca Tollon. "Ci aspettiamo – ha aggiunto – una presa di distanza del Sindaco Cappelletto rispetto alle affermazioni forti del suo assessore: come segretario ho sempre sensibilizzato i nostri iscritti ad un uso più moderato dei social media; penso sia sempre sbagliato, soprattutto in questo clima politico difficile e teso come quello attuale, esasperare i toni ed istigare alla violenza". 

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