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Ballottaggi elezioni amministrative 2018, Berlusconi: “Forza Italia si deve rinnovare”

Silvio Berlusconi commenta i risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative che si sono tenuti ieri: da una parte rivendica la vittoria del centrodestra, affermando che nessuna forza è autosufficiente; dall’altra sostiene la necessità di un rinnovamento di Fi. E attacca il M5s: “Rimane marginale nel governo locale, il successo delle elezioni politiche si conferma frutto di un voto di reazione e di protesta emotiva”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nonostante i successi elettorali del centrodestra, spinto soprattutto dalla Lega, Silvio Berlusconi punta a rinnovare completamente Forza Italia: i dati emersi dopo il ballottaggio, insieme al “fortissimo astensionismo”, confermano “la necessità di un rinnovamento e di un'apertura delle forze politiche nazionali, a cominciare dalla nostra, che devono saper accogliere queste ed altre energie nuove e coinvolgerle in un progetto politico complessivo, espressione di quell'altra Italia che oggi non partecipa alla vita pubblica, ma che rappresenta il cuore pulsante del Paese, nel lavoro, nell'impresa, nelle professioni, nelle università, fra i più giovani”. In una nota, il presidente di Forza Italia sottolinea l’importanza delle esperienze civiche in queste ultime elezioni e proprio su queste sembra voler puntare Berlusconi pensando a un rinnovamento del suo partito.

Berlusconi sottolinea i risultati di Forza Italia: “Registro con soddisfazione l'aumento del numero dei sindaci azzurri nei comuni superiori ai 15mila abitanti: si tratta di una risorsa importante per rilanciare la nostra presenza sul territorio. Naturalmente dovremo compiere nei prossimi giorni un'analisi precisa dei risultati regione per regione, per intervenire – nell'ambito della riorganizzazione complessiva di Forza Italia – laddove i risultati non sono stati all'altezza delle attese”.

Secondo il leader di Fi, il risultato delle elezioni “conferma il successo del centrodestra già emerso” alle elezioni del 4 marzo. “Quello che vince – precisa Berlusconi – è un centrodestra plurale, nel quale nessuna forza politica è autosufficiente: ad un buon risultato della Lega si accompagna infatti un'ancora più forte affermazione di liste e candidati civici, senza un chiaro riferimento di partito, espressione piuttosto di quella società civile che fatica a riconoscersi nell'offerta politica tradizionale. Questo fenomeno, molto forte sul piano locale, è certamente positivo, perché dimostra l'esistenza di un ceto politico nuovo: donne e uomini che non vengono dai partiti ma che sono disposti ad impegnarsi per la collettività e godono della fiducia dei cittadini”.

L’attacco a Pd e M5s

Il leader di Forza Italia sottolinea ancora due elementi, ritenuti significativi. “Prima di tutto la crisi del Pd che si manifesta anche al livello degli enti locali, tradizionalmente più favorevoli alla sinistra. La caduta di città simbolo come quelle della Toscana ingigantisce il fenomeno, che comunque si riscontra, anche se in misura meno clamorosa in tutto il territorio nazionale, anche nei centri minori”.

C’è poi un secondo aspetto che Berlusconi vuole ricordare e riguarda il M5s: “Il Movimento Cinque Stelle rimane marginale nel governo locale, non riesce in nessun modo a riprodurre il successo delle elezioni politiche, successo che si conferma frutto di un voto di reazione e di protesta emotiva e non di un'adesione consolidata e motivata”.

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