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La figlia di Almirante: “Salvini ha in comune con mio padre la voglia di stare tra la gente”

La figlia di Giorgio Almirante, Giuliana De’ Medici, nota alcune somiglianze tra Matteo Salvini e il segretario dell’MSI: “Questo suo incessante entusiasmo e l’instancabilità di certo lo accomunano a mio padre. Giorgia Meloni sua erede naturale? Direi di no. Nella linea politica di FdI c’era l’intenzione di discostarsi dal passato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Se Salvini assomiglia a Giorgio Almirante? In tutta onestà è un paragone ardito per i differenti livelli culturali e di epoca. L'unica cosa che sicuramente posso riscontrare e che li accomuna, è la voglia di Matteo Salvini di stare con le persone, qualità che l'ha di sicuro premiato, perché assai rara da riscontrare. Questo suo incessante entusiasmo e l'instancabilità di certo lo accomunano a mio padre". A dirlo, in un'intervista a Spraynews è Giuliana De' Medici, figlia di Giorgio Almirante e Donna Assunta. "Per il resto – continua De' Medici – vedo parecchie differenze e non riscontro quell'eleganza che contraddistingueva il modo di fare politica di Almirante in altre figure politiche attuali. Non voglio certo fare paragoni sminuenti per nessuno, semplicemente il livello degli uomini politici di un tempo era ben diverso da quello odierno".

Parlando invece della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni sottolinea. "Un erede naturale di mio padre? Direi di no. Sicuramente in Giorgia Meloni rivedo molte caratteristiche essenziali a una figura di spicco ma se dovessi dire se ha preso in mano l’eredità di Almirante in tutta onestà direi di no. Anzi molto spesso nella linea politica di Fratelli d’Italia c'era l'intenzione di discostarsi dal passato e forse non c’è sempre stata la voglia di riceverla questa eredità. La vicenda di Fini? Il problema di Fini è che con la sua scorrettezza morale ha poi distrutto una comunità umana e un partito. Resta un mistero cosa sia scattato nella sua mente, io penso un delirio di onnipotenza da cui si è completamente lasciato prendere la mano". 

Mentre sullo stop della sindaca Raggi all'intitolazione di una via ad Almirante commenta così: "E' una vicenda ridicola come lo è la sua impreparazione in merito, un capo di una città che versa in delle condizioni come è Roma dovrebbe avere altre priorità che quella di mettere bocca su un'iniziativa simile. Sembra una Cenerentola, scesa dal mondo delle nuvole dove vive in attesa del principe azzurro che la prenda e la porti via. E speriamo che ciò avvenga quanto prima per il bene della città. Comunque il primo a macchiarsi di questa colpa è stato l'ex sindaco Gianni Alemanno, che ha condotto l’intera campagna elettorale dicendo di voler intitolare una via ad Almirante non appena messo piede in Campidoglio, eppure dopo sembra essersene miseramente scordato".

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