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Legittima difesa, slitta l’esame della legge alla Camera: protesta Forza Italia

Slitta l’esame della proposta di legge sulla legittima difesa alla Camera: l’Aula di Montecitorio ha deciso di rinviare di una settimana la discussione. Protesta Forza Italia: “Chiedete lo slittamento solo perché non siete d’accordo”. Il Pd accusa: “Il rinvio impedirà una discussione seria con il contingentamento dei tempi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un rinvio di una settimana, deciso dalla maggioranza composta da Lega e Movimento 5 Stelle, per la legittima difesa. L’esame della proposta di legge fortemente voluta dal Carroccio e proposta in campagna elettorale insieme a tutto il centrodestra slitta così di qualche giorno. A deciderlo è stata l’Aula di Montecitorio con un voto grazie al quale si è deciso di rinviare la discussione della proposta sulla legittima difesa per dare la precedenza ad altri temi, a partire dall’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sul settore bancario. Un rinvio, di cui si era già parlato nelle scorse ore, che sembra però nascondere un mancato accordo nella maggioranza sul tema. La proposta di rinvio è stata avanzata dalla Lega e appoggiata dal M5s, con l’opposizione di Forza Italia: “Chiedete lo slittamento solo perché non siete d'accordo. Il testo è pronto ed è stato fermato solo per ragioni contabili”, protesta la capogruppo azzurra Mariastella Gelmini.

Il Movimento 5 Stelle, con Davide Zanichelli, si è detto favorevole al rinvio per dare priorità al tema del latte, che “ci sta a cuore e quindi chiederemo il rinvio anche della pdl sul voto di scambio politico-mafioso”. Andrea Orlando, per il Pd, attacca: “Noi siamo favorevolissimi a un rinvio all'infinito della legittima difesa, ma il rinvio impedirà una discussione seria con il contingentamento dei tempi. Volete mettere un velo pietoso su una contraddizione esplosa con le elezioni regionali in Abruzzo e Sardegna: l'inseguimento dissennato del populismo penale di Salvini che premia la Lega e porta alla catastrofe i 5 Stelle. È così evidente che la toppa non copre il buco e segnalo che nel provvedimento sul latte – di cui la Lega ha chiesto subito l'esame – non c’è nemmeno una società sarda: state prendendo in giro gli italiani ma soprattutto voi stessi, state portando all'autodissoluzione il Movimento per la totale subalternità alla Lega”.

Il provvedimento verrà esaminato a marzo e in base ai regolamenti parlamentari con il passaggio al mese successivo i tempi di discussione saranno contingentati. Prima l’Aula della Camera aveva respinto le questioni di pregiudizialità costituzionali poste da Leu e Pd. Contrarietà alla decisione di rinviare la discussione è stata espressa da Laura Ravetto, di Forza Italia: “Significa anteporre i problemi della coalizione di governo a quelli del Paese. Che il tema non venga digerito dal M5s è chiaro a tutti, che la Lega rinneghi quanto sostenuto da sempre dal suo leader, avallando questo insensato stop alla Camera, è l'ennesima dimostrazione di sudditanza nei confronti di chi vuole bloccare il Paese. Siamo di fronte all'ennesimo frutto avvelenato di un'alleanza innaturale e pericolosa”. Per Fratelli d’Italia arriva la protesta di Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera: “Ennesimo intollerabile schiaffo al Parlamento, i cui lavori vengono nuovamente condizionati dalle frizioni interne alla maggioranza.m Tutto questo è intollerabile, non possiamo consentire che l'Aula sia periodicamente ostaggio di simili logiche di basso cabotaggio”.

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