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Orrore a Macerata, spari contro gli immigrati

Macerata, al via il corteo antifascista: 15.000 in piazza, città blindata e paura per scontri

Nel corso di queste ore, a Macerata sta sfilando il corteo antifascista e antirazzista promosso in reazione alla strage dei migranti dello scorso 3 febbraio ad opera di Luca Traini. La città è blindata, le scuole sono chiuse e i traporti bloccati. Si temono scontri e incidenti.
A cura di Charlotte Matteini
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Dalla mattinata di sabato 10 febbraio, la città di Macerata è blindata. Nel pomeriggio sfilerà il corteo antifascista e antirazzista promosso da varie associazioni e da vari centri sociali per protestare contro la strage dei migranti ad opera di Luca Traini e per manifestare solidarietà ai migranti colpiti dal 28enne durante il raid dello scorso 3 ottobre. Alla manifestazione aderiscono Emergency, Arci, Fiom, mentre per Anpi partecipa la sezione romana, in dissenso con la linea del nazionale, che ha invece raccolto l'invito del sindaco Romano Carancini a evitare l'organizzazione di manifestazioni e cortei per paura di eventuali scontri. La città di Macerata, come detto, è di fatto blindata, le scuole sono chiuse e i trasporti pubblici sono stati interrotti a partire dalle ore 13,30. Nonostante l'autorizzazione della prefettura al corteo, prevale la paura per eventuali scontri e incidenti, infatti le strade sono deserte e pochissimi negozi risultano aperti. La manifestazione si è conclusa intorno alle 18 del pomeriggio senza scontri né incidenti. Secondo gli organizzatori, a sfilare per le strade della città sarebbero stati in 30.000.

Il sindaco di Macerata non sarà in piazza. Nonostante condivida il messaggio della manifestazione antifascista, Carancini ha spiegato con una nota: "Col cuore oggi sarò in piazza, ma, per coerenza, riconfermo che la città ha bisogno di respirare. La politica oggi parla a se stessa, mentre una amministrazione locale poi deve fare i conti con la quotidianità. Ad una manifestazione del genere avrebbero partecipato almeno 20mila dei miei concittadini. Non so quanti andranno oggi. Sono stato accusato di indegnità per aver sostenuto che Macerata non doveva ospitare sfilate e manifestazioni di piazza. La mia posizione non cambia. Dopo il clamore mediatico, a noi spetta il compito e il ruolo di ricucire uno strappo anche psicologico che c'è stato. Avevo chiesto solo il tempo per respirare".

Le opposizioni hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Macerata: "Da tempo l'opposizione consiliare sottopone all'amministrazione questioni connesse al generalizzato degrado di alcune zone della città, all'aumento dello spaccio di droga e al complessivo aggravarsi della questione sicurezza. La situazione è ormai fuori controllo, palesata anche dalla discordanza dei dati numerici forniti dal Comune e dalla Prefettura sulla presenza dei migranti". Secondo Forza Italia, nel 2015 per il Comune vi erano 340 migranti legati a vari progetti, mentre per la Prefettura a Macerata erano presenti sul territorio 246 profughi. "Oggi è il momento della riflessione e del silenzio, e di ritrovare il senso smarrito di una comunità che è stata divisa, da chi ci governa a Macerata da oltre vent'anni, non di manifestazioni che rischiano di peggiorare il clima di forte tensione che già attanaglia Macerata".

Molti esponenti della politica italiana stanno appoggiando la manifestazione, dal presidente del Senato Pietro Grasso al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda: "Spero che non sia una marcia di odio, ma che riaffermi i valori democratici di questo Paese. Se è così  è importante. Spero e credo c he sarà una marcia per i valori costituzionali e Repubblicani", ha dichiarato Calenda da Bergamo. "Sull'antifascismo non è divisa, è pienamente unita sui valori della democrazia e della tenuta del Paese. Su invito del sindaco di Macerata, alcune associazioni hanno deciso di soprassedere sulla manifestazione, è stata così programmata una grande iniziativa il 24 febbraio", ha evidenziato invece Pietro Grasso. Presenti in piazza per LeU Nicola Fratoianni e Pippo Civati: "Oggi è la sconfitta del Pd. Dovevano esserein piazza e non ci sono. La loro è una scelta incomprensibile. Oggi non serve il silenzio- ci vuole la schiena dritta di chi dice che contro fascismo e razzismo si va in piazza".

Meloni e Salvini contestano la manifestazione

Decisamente contraria alla manifestazione è invece la leader di Fratelli D'Italia, Giorgia Meloni: "Salgono a cinque i nigeriani sospettati dell'omicidio di Pamela, due stavano scappando. L'autopsia racconta che è stata fatta a pezzi con cura, che è sparito il suo cuore, che il corpo è stato lavato nella candeggina. Ma oggi a Macerata il corteo lo fanno contro il razzismo, non contro gli spacciatori nigeriani. Siete ridicoli".  Anche Matteo Salvini contesta il corteo: "Sono tre gli immigrati fermati con l’accusa di aver ucciso e fatto a pezzi la povera Pamela. Ma oggi la sinistra manifesta “contro il razzismo”, Pamela e gli italiani vittime della violenza dei clandestini possono aspettare".

Manifestazioni in tutta Italia, scontri a Piacenza

Non solo a Macerata, i cortei antifascisti sono stati organizzati in un tutta Italia, da Torino a Milano passando per Piacenza. A Piacenza alcuni manifestanti armati aste e sassi hanno provato a forzare il cordone della polizia e hanno lanciato oggetti contro le forze dell'ordine, che sono state costrette a indietreggiare. "Via fascisti e polizia", hanno urlato i manifestanti prima degli scontri con le forze dell'ordine e "Ora e sempre resistenza". Il corteo di Piacenza vede in prima fila alcuni manifestanti con i volti parzialmente coperti da sciarpe, e tutti con in mano i bastoni.

A Milano in centinaia sono scesi in piazza in segno di solidarietà per le vittime della tentata strage di Macerata. La marcia antirazzist è stata promossa da diverse realtà: collettivi studenteschi, centri sociali, il Naga, la Fiom, gli anarchici, l'associazione donne musulmane d'Italia. In rappresentanza della politica c'è Liberi e Uguali con il candidato alla presidenza della Lombardia, Onorio Rosati, e rappresentanti di Sinistra per la Lombardia e Potere al popolo. In testa al corteo, partito da porta Venezia, uno striscione con la scritta ‘Chiudere i covi neri. Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale', sostenuto da un gruppo di ragazzi migranti.

Gino Strada: ‘Pd assente? Mi meraviglierei se fosse presente'

“Il Pd assente da questa piazza? È una loro scelta e la trovo anche coerente: mi meraviglierei di vedere il Pd in questa piazza antifascista”. Questo il commento del fondatore di Emergency, Gino Strada, intervistato dal Fatto Quotidiano durante la manifestazione antifascista di Macerata. “Non mi interessa dire chi è di sinistra e chi no, per noi l’antifascismo è un valore e quindi siamo qui”.

A Macerata 15.000 persone in piazza: cori contro le foibe

Al corteo antifascista di Macerata sono presenti quindicimila persone, il corteo è lungo oltre due chilometri. Durante la manifestazione sono stati intonati cori contro le foibe, i militanti di Action Antifaschistische hanno urlato: "Ma che belle le foibe da Trieste in giù". "Cori scandalosi, calpestano morti innocenti e tradiscono gli ideali della Resistenza", ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Tra i partecipanti alla manifestazione, l'europarlamentare Cecile Kyenge, Gino Strada di Emergency, l'ex direttore dell'Unità Sergio Staino, il giornalista Adriano Sofri e il deputato Pippo Civati.

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