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Manifestazione No Tav a Torino, una marea in piazza: “Siamo 70mila”

Al via a Torino la manifestazione dei No-Tav, in marcia contro la realizzazione della linea dell’Alta Velocità Torino-Lione. Da piazza Statuto i partecipanti si muovono in direzione piazza Castello dove sono previsti interventi dal palco. Secondo gli organizzatori, sarebbero in 70mila: “Questa è una data storica”.
A cura di Ida Artiaco
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E' partito alle 14 di oggi, sabato 8 dicembre, la grande manifestazione dei No Tav, che si sono dati appuntamento da tutta Italia a Torino. Da piazza Statuto una marea di persone, tra manifestanti e qualche gilet giallo, si è mossa in direzione piazza Castello. Gli organizzatori già parlano di 70mila presenze, anche se la Questura ha solo confermato che in 15mila da San Martino hanno raggiunto Porta Susa per poi svoltare verso il centro da via Cernaia, alla volta proprio di piazza Castello, dove è stato allestito un palco che ospiterà gli interventi sulle ragioni del No all’alta velocità Torino-Lione.

Contestato il vicesindaco 5 Stelle Montanari

Intanto, da questa mattina, è ricomparsa sulle pendici del monte Musinè la scritta "Tav=mafia" che, nella notte tra il 4 e il 5 dicembre, era stata in parte rimossa. Lo slogan, visibile a chilometri di distanza, era stato realizzato con grandi teli bianchi. "Era già capitato in passato che qualcuno la rimuovesse – avevano commentato, negli scorsi giorni, alcuni attivisti No Tav – Questa volta si tratta evidentemente di una provocazione in vista del corteo di oggi". Polemiche non sono mancate verso l'amministrazione cittadina, in particolare contro il vicesindaco di Torino, il pentastellato Claudio Montanari: un gruppo di anarchici ha accusato il Movimento 5 Stelle di svendere le battaglie dei No Tav. Il gruppo è poi stato fermato dal servizio d’ordine e si è allontanato.

"Il più grande corteo No Tav di sempre"

Sul sito Notav.info la manifestazione di oggi viene definita "il più grande corteo No Tav di sempre", sostenendo che quella il 9 dicembre verrà ricordato come una "data storica". L'articolo continua sostenendo che "l'idea di futuro di una cricca di industriali alla canna del gas non rappresenta la Val Susa, non rappresenta Torino e non rappresenta questo Paese. Messa in sicurezza dei territori, investimenti nella scuola e nella sanità, tutela dell'ambiente queste sono le priorità che si leggono sui cartelloni e gli striscioni. Una piazza dai 0 agli 80 anni tutte le anime di un movimento che è diventato un incubo per tutti e 19 i governi che ha visto passare nella sua lunga storia. Un diverso modo di vivere insieme e di immaginarsi un futuro radicalmente diverso dal disastro economico, etico ed ecologico degli ultimi trent'anni".

Un mese fa la manifestazione a favore della Tav Torino-Lione

La manifestazione di oggi si svolge a poco meno di un mese di distanza dalla manifestazione di coloro che sono favorevoli alla linea dell'Alta Velocità Torino-Lione: era il 10 novembre quando Torino è stata invasa dal corteo dei Pro-Tav, per un totale di circa 40mila persone. Tra i partecipanti vi erano anche 20 sindaci della Val di Susa.

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