8.458 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Migranti, Sea Watch a Siracusa. Dai cittadini l’appello: “Fateli sbarcare”

#Facciamoliscendere è anche l’hashtag creato sui social network da un gruppo di associazioni e organizzazioni che chiedono lo sbarco dei 47 migranti. Anche la Cei si dice “pronta a ospitare i minori”. Ma Salvini è stato chiaro: “Non cambio idea. Nave olandese? Amsterdam vi aspetta”. La risposta del ministro dell’integrazione Harbers: “Respingete subito gli irregolari e collaboriamo”.
A cura di Biagio Chiariello
8.458 CONDIVISIONI
Immagine

Non si sblocca il caso della nave Sea Watch 3, la nave con 47 migranti a bordo ormeggiata da sette giorni a circa un miglio dalla costa di Siracusa. E mentre la comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini si dice disposta ad accogliere almeno i minorenni che si trovano a bordo, sui social network è stata lanciato l’hashtag #facciamoliscendere da parte di un gruppo di associazioni e organizzazioni. E sulla questione, il Procuratore generale della Corte d’Appello, Giovanni Salvi, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, è stato chiaro: “Mai anteporre la punizione dei colpevoli al’obbligo di salvare vite umane”.

Anche i cittadini di Siracusa sono pronti all'accoglienza. Ai balconi del corso principale del comune siciliana sono stati appesi drappi con la scritta "Fateli sbarcare” I promotori dell'iniziativa stamattina hanno organizzato un presidio sulla costa della Baia di Siracusa. Dal sindaco della città l'appello: "Non si può fare una guerra sulla pelle di disperati. Il Comune e l'arcidiocesi sono pronti a fare la loro parte per accoglierli". Tra i partecipanti anche ActionAid, presente con staff e attivisti a Siracusa per un sit-in di protesta. “Accogliamo con molto favore la richiesta della Procura dei minori di Catania di far sbarcare i minori – sottolinea in una nota – tuttavia evidenziamo il pericolo di questa opzione politica che si è configurata in altre vicende: crediamo infatti che tutte le persone migranti, inclusi gli uomini adulti debbano avere tutele e accesso ai diritti. Per questo ActionAid chiede che tutte le persone a bordo della Sea Watch vengano immediatamente fatte sbarcare”.

 “Abbiamo 201 case famiglia in Italia in cui accogliamo disabili e orfani e siamo disposti ad accogliere i ragazzi”, fa sapere la comunità Papa Giovanni XXIII. L’ associazione, secondo quanto si apprende, ha segnalato la propria disponibilità al Viminale “con cui abbiamo collaborato per i cordoni umanitari e, lo scorso agosto, per la nave Diciotti”.

Ma il ministro dell'Interno Matteo Salvini non ha intenzione di fare passi indietro: “Possono indagarmi e minacciarmi, ma io non cambio idea. In Italia si entra rispettando leggi e regole, per gli scafisti e i loro complici i porti italiani sono e resteranno chiusi. Nave olandese di Ong tedesca? Amsterdam o Berlino vi aspettano”. E la risposta del ministro dell’integrazione olandese Mark Harbers è arrivata: “I Paesi Bassi sono a favore di una soluzione strutturale tramite la quale, immediatamente in seguito allo sbarco, venga fatta distinzione tra coloro che hanno diritto alla protezione internazionale e coloro che non hanno questo diritto. Coloro i quali non dovessero avere diritto alla protezione internazionale, dovranno essere rifiutati e rispediti indietro immediatamente dopo l’arrivo alla frontiera esterna europea”.

8.458 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views