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Prato, il questore contro l’Anpi per i cori del 25 aprile: “Offese le istituzioni, li denuncio”

Il questore di Prato, Alessio Cesareo, ha inviato un telex al ministero dell’Interno annunciando la sua volontà di denunciare l’Anpi della città toscana dopo le contestazioni di cui sono stati oggetti durante la manifestazione del 25 aprile scorso lui e la prefetta Rosalba Scialla, rea di aver autorizzato un corteo di Forza Nuova a marzo per la nascita dei fasci combattenti: “Valutiamo le basi per l’apertura di un fascicolo. Nel caso si ipotizzerebbe il reato di vilipendio”.
A cura di Ida Artiaco
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È guerra tra il questore di Prato, Alessio Cesareo, e l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Il primo avrebbe infatti inviato al ministero dell'Interno un telex nel quale ha annunciato l'intenzione di denunciare l'Anpi della città toscana per i cori e i cartelli con frasi "non rispondenti alla solennità della manifestazione", durante le celebrazioni del 25 aprile, contro di lui e la prefetta Rosalba Scialla, contestati per aver autorizzato lo scorso marzo un corteo di Forza Nuova in occasione della nascita dei fasci combattenti. "I soggetti ritenuti responsabili di questi comportamenti, che sono in corso di identificazione, saranno segnalati all'autorità giudiziaria", si legge nel messaggio inviato d'urgenza al Viminale la sera stessa del giorno della Liberazione, come fa sapere il Corriere Fiorentino, che ricorda di quando lo speaker della cerimonia in piazza Santa Maria delle Carceri ha fatto il nome del prefetto e sono partiti fischi, cori e richieste di dimissioni.

Inoltre, sono stati anche mostrati cartelli sia contro Scialla sia contro lo stesso questore, nei quali si faceva riferimento alla manifestazione di Forza Nuova. Sui cartelli c'erano scritte come "Prefetto vai via" oppure "prefetto e questore per il 23 marzo avete preso la decisione sbagliata, noi quella giusta. Prato è antifascista" o anche "prefetto e questore questa città si merita di meglio". Sempre nel telex è spiegato che immagini e cartelli "offensivi" sono già stati acquisiti dalla Digos e dalla polizia scientifica, che stanno provvedendo a identificare i contestatori attraverso le riprese della giornata, in modo da poterli poi segnalare "all’autorità giudiziaria". Il procuratore di Prato, Giuseppe Nicolosi, intanto conferma di aver ricevuto una segnalazione dalla questura. "Stiamo valutando se ci sono le basi per aprire un fascicolo d'indagine sull'episodio – spiega -. Nel caso si ipotizzerebbe il reato di vilipendio". Nicolosi ha aggiunto che nell'informativa si fa riferimento a una contestazione con cori e fischi ma senza insulti.

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