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Regionali Sicilia, Berlusconi a Palermo: “No a M5s, chi li vota non ragiona”

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in Sicilia per sostenere il candidato Nello Musumeci parla anche dell’accordo con Salvini e Meloni per il governo del Paese.
A cura di Susanna Picone
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Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, a Palermo per sostenere Nello Musumeci – candidato presidente alle elezioni regionali siciliane di domenica – è intervenuto in un teatro Politeama gremito di sostenitori. L’ex premier ha attaccato Crocetta e il Movimento 5 stelle e ha invitato chi non vota perché disgustato o deluso a farlo nell’interesse della Sicilia. “Chi vota il M5S è una persona che non ragiona, che non ha testa. Non riesco a immaginare che voi mettiate una Sicilia solida nelle loro mani. I 5 Stelle sono pauperisti e giustizialisti, odiano gli imprenditori, i risparmiatori, il ceto medio. È impossibile accettare una cosa del genere”. “I 5stelle vogliono una giustizia sommaria per gli avversari politici, questa è una ragione per non votarli mai”, ha aggiunto Berlusconi che ha parlato anche di Rosario Crocetta, il presidente uscente che per il Cavaliere “ha derubato il vostro futuro”. Quella lasciata da Crocetta è secondo Berlusconi “una situazione che lascia sgomenti”. Nel suo intervento Berlusconi ha parlato del programma per la Sicilia, promettendo “zero tasse per le start-up e accesso facile al credito” e ha affermato che “noi vogliamo eliminare alcune imposte che sono immorali: le imposte sulla prima casa, l'imposta sulla donazione e quella sulle successioni”. Sugli impresentabili nelle liste di Forza Italia l'ex premier taglia corto: “C’è il sistema delle preferenze, se non vi sembrano candidabili non li votate, è un problema che non esiste. Abbiamo messo gli uomini giusti, con un giusto programma”. L’ex premier ha annunciato anche che Vittorio Sgarbi, presente in teatro, sarà assessore alla Cultura nella giunta di Nello Musumeci.

Secondo il nostro programma, ha detto quindi Berlusconi parlando delle elezioni politiche, “nel Consiglio dei ministri 12 su 20 saranno della vita civile, delle imprese, della cultura. Solo 8 devono essere politici e di questi 3 di FI, 3 della Lega e 2 di Fdi. Ho fatto leggere il programma a Matteo Salvini e Giorgia Meloni e sono d'accordo. Nel centrodestra c'è concordia su come deve essere formato il prossimo Consiglio dei ministri e sul programma”. Berlusconi ha quindi continuato a parlare sottolineando alcuni punti del programma del centrodestra: “Via il bollo sulla prima auto, no a imposte sulla prima casa, no a tasse sulla successione e sulle donazioni”. Berlusconi ha detto anche che bisogna introdurre il vincolo di mandato, “basta con i cambi di casacca in Parlamento”. Sull’intesa per il governo nazionale Matteo Salvini però frena: “Siamo qui per Musumeci e non per ragionamenti politici nazionali. È inutile che Berlusconi parla di ministri, viceministri, non mi interessa”. “Non ho parlato i ministri, ho parlato di cose su cui lui mi aveva dato il suo accordo e pure la Meloni. Solo sul numero”, ha quindi replicato Berlusconi. Domani sera a Catania Salvini e Giorgia Meloni incontreranno Berlusconi al termine dei rispettivi comizi.

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