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Se l’orco è donna: il caso dei bambini di Plymouth

Vanessa George, una delle educatrici della scuola materna Little Ted’s di Plymouth, nel 2009 è stata arrestata con l’accusa di aver abusato sessualmente di sette bambini e di aver filmato le molestie. Dopo aver scontato sette anni di carcere, oggi la maestra di Plymouth sta per tornare in libertà.
A cura di Angela Marino
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Vanessa George con le figlie
Vanessa George con le figlie

Il caso della scuola materna di Plymouth, nel Regno Unito, è una delle più spaventose vicende di abuso sui bambini. Proprio là dove i piccoli dovrebbero essere al sicuro, dietro l'insegna ‘asilo nido', nelle braccia della maestra, bambini in tenera età sono stati violati per sempre.

Tutto inizia in una chat. Vanessa George, nata Marks, classe 1970, maestra alla scuola materna Little Ted's, moglie e madre di due figlie, entra in contatto via Facebook con un uomo, Colin Blanchard, quarantenne di Greater Manchester. Dentro le mura della casa dove Vanessa fa da mangiare alle sue figlie, sul divano dove guarda la Tv con suo marito Andrew, inizia la relazione virtuale tra i due. Agli occhi di chiunque quella storia sarebbe parsa un'ordinaria e innocua trasgressione alla vita di coppia, ma in quella chat accadeva qualcosa di orribile. A un certo punto, il discorso vira suoi bambini, Colin lascia intendere che vorrebbe ricevere video e foto dei piccoli della Little Ted's, per appagare i suoi bisogni. 

Il 20 per cento

Era capitato con altre donne che le chat virassero dalla sessualità convenzionale alle perversioni, e ogni volta loro si ritraevano, ma questa volta non fu così. Vanessa era una pedofila, rientrava in quel 20% degli abusatori di bambini composto da donne, nella maggior parte dei casi, madri. Le donne pedofile spesso molestano i propri figli, ma Vanessa era nella condizione più pericolosa per un soggetto come lei, si trovava a contatto con centinaia di bambini con il compito di prendersi cura di loro, lavarli, accudirli, cullarli. Così dirottò le sue attenzioni su di loro.

Tenere il cellulare nella nursery era vietato, ma nessuno avrebbe potuto notare un telefono nascosto nel decolté, così Vanessa acquistò un secondo telefono e cominciò ad usarlo per filmare le molestie ai bambini. Sul telefono ‘sporco' come lo chiamava, quello che custodiva tra i vestiti, Vanessa conservava un raccapricciante catalogo di molestie che condivideva con il suo complice, Colin Blanchard. L'amante, a sua volta, aveva lo stesso tipo di scambio con Angela Allen, Tracy Lyons e Tracy Dawber, altre tre educatrici a cui aveva chiesto foto pedopornografiche. Delle tre, solo la Dawber aveva incontrato Blanchard e aveva una relazione fisica con lui.

La immagini choc

L'odiosa rete di pedopornografia andò avanti per un po' fino a quando, nel giugno 2009, un collega di Colin Blanchard si sedette per caso al suo computer e fece una scoperta sconcertante. I file finirono nelle mani della polizia e i mittenti nella lista indagati. La sera dell'8 giugno i poliziotti bussarono alla porta di Vanessa George con un mandato d'arresto per violenza sessuale, produzione, possesso e distribuzione di immagini pedopornografiche.

L'arresto gettò i genitori della Little Ted's nell'angoscia: il dubbio che quella donna avesse abusato dei propri figli, anche negli anni precedenti, causò una indicibile sofferenza in centinaia di madri e padri. Il consiglio di Plymouth si interrogò sui metodi di reclutamento del personale negli asili e sulla disciplina all'interno delle strutture, concludendo che l'ambiente aveva ‘favorito' gli abusi. Solo un anno prima dello scandalo, l'asilo era stato giudicato ‘adeguato' dagli ispettori.

L'epilogo

A ottobre del 2009 Andrew George, il marito di Vanessa, ha tentato il suicidio. Il 15 dicembre 2009 l'ex educatrice Vanessa George è stata condannata a sette anni di carcere dopo essersi dichiarata colpevole di sette casi di violenza sessuale e di aver distribuito immagini oscene dei bambini. Il 10 gennaio 2011, Blanchard è stato condannato a nove anni, Tracy Dawber e Tracy Lyons, a quattro e sette anni.

Dal 2018 Vanessa George ha diritto alla libertà vigilata, misura contro la quale il suo ex marito si è scagliato. "Sarei felice se si impiccasse", ha dichiarato al ‘Mirror'. Anche i genitori delle vittime si sono sentiti traditi dalla decisione del tribunale: "Noi soffriremo tutta la vita, lei ha già finito".

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