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Sondaggi elettorali, crolla il Pd ma il centrosinistra unito (con LeU) potrebbe vincere

Secondo un sondaggio dell’Istituto Piepoli il M5s rimane il primo partito ma la coalizione vincente sarebbe quella di centrodestra. Il centrosinistra, però, se fosse unito (con una improbabile alleanza Pd-LeU) raccoglierebbe la stessa percentuale di consensi. Tra i politici più stimati emergono Sergio Mattarella e Paolo Gentiloni: più indietro i leader di partito.
A cura di Stefano Rizzuti
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Voto alle elezioni

Quando mancano meno di due mesi al voto del 4 marzo i sondaggi sono chiari: la coalizione nettamente in vantaggio è quella del centrodestra e l’unica in grado di contrastarla sarebbe quella del centrosinistra, se solo Pd e Liberi e Uguali decidessero di presentarsi insieme, ipotesi da scartare per quanto riguarda il voto nazionale. Il primo partito, però, resta saldamente il Movimento 5 Stelle, di gran lunga davanti al Pd che continua a perdere consensi. Questo è quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli.

Nel sondaggio si prende in analisi anche il grado di fiducia degli elettori italiani nei confronti degli attuali ministri e dei leader politici. Tra i ministri quelli che fanno segnare un più alto livello di fiducia sono Dario Franceschini, Marco Minniti e Graziano Delrio. In coda, invece, Valeria Fedeli, Giuliano Poletti e Angelino Alfano. Per quanto riguarda i leader in testa c’è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: un italiano su due ripone la sua fiducia nel capo dello Stato. Dietro di lui – ma molto staccati – ci sono il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il presidente del Senato Pietro Grasso.

La fiducia nei ministri

Il ministro più apprezzato, secondo il sondaggio Piepoli, è Dario Franceschini, titolare dei Beni Culturali con il 45% di intervistati che ritiene di avere abbastanza o molta fiducia in lui. Subito dietro il ministro dell’Interno Minniti (44%), il ministro dei Trasporti Delrio (43%) e via via tutti gli altri: Martina, Padoan, Calenda, Orlando, Pinotti, Finocchiaro, Galletti, Lorenzin, Madia, Lotti e De Vincenti. Ultime tre posizioni occupate dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli (24%), dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti (23%) e dal ministro degli Esteri Angelino Alfano (19%).

La fiducia nei leader

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è il leader in cui gli italiani hanno più fiducia: uno su due dice di averne molta o abbastanza nei suoi confronti. Dietro di lui c’è il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (39%), seguito da Pietro Grasso (33%), primo fra i leader di partito. A seguire troviamo Emma Bonino e, molto vicini tra loro (tutti tra il 30% e il 27%) Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Matteo Renzi. Più indietro Silvio Berlusconi (23%) e Beppe Grillo (22%).

Le intenzioni di voto

L’Istituto Piepoli offre anche dati riguardanti le intenzioni di voto degli intervistati, confrontandoli anche con sondaggi precedenti e con le elezioni politiche del 2013 e le Europee del 2014. La coalizione più forte rimane quella del centrodestra che, sommando i voti di Fi, Lega, FdI e quarta gamba, arriva al 35%. Il partito più votato della coalizione sarebbe Forza Italia (15%), seguito da Lega (13%) e FdI (5%). Dato migliore delle politiche del 2013 quando – insieme anche all’Udc – prese il 31% e molto meglio delle Europee quando si fermò al 27%.

Il Pd è invece in netto calo: oggi si attesta al 23,5%, contro il 26% stimato da Piepoli a dicembre. A crescere invece è Liberi e Uguali all’8% (contro il 7% di dicembre). Bene anche la lista +Europa guidata da Emma Bonino al 3%. Per un totale del 35%, se il centrosinistra fosse unito, ma al momento questa sembra un’ipotesi da escludere. Il centrosinistra unito prese il 26,3% dei voti alle politiche del 2013 e il 42% alle Europee del 2014: ad oggi, quindi, non sembra essere in calo rispetto alle scorse elezioni politiche nonostante la scissione all’interno del Pd e la mancata alleanza in vista del voto. Infine, il Movimento 5 Stelle si attesta al 28%, senza variazioni rispetto a dicembre. Nel 2013 prese il 25,6%, alle Europee del 2014 il 21,1%.

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