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Speciale Elezioni europee 2019

Sondaggi europee, Lega e M5s in calo: il Pd supera i Cinque Stelle

Gli ultimi sondaggi evidenziano il sorpasso del Pd al Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni europee di maggio. Sono in calo sia i Cinque Stelle che la Lega, pur rimanendo nettamente il primo partito. In ripresa, invece, il Pd che dopo le primarie e l’elezione di Zingaretti sta guadagnando terreno sugli altri partiti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo perde consensi, il centrosinistra recupera qualcosa. Ma la distanza tra la Lega e tutti gli altri partiti rimane abissale, secondo gli ultimi sondaggi. La rilevazione realizzata da Bidimedia sulle elezioni europee 2019 mostra che il Pd guidato da Nicola Zingaretti raggiunge e sorpassa il Movimento 5 Stelle, sempre più in crisi. Ma non basta per riavvicinare la Lega, anche se in lieve calo. Rimane molto alto il dato del centrodestra, che si avvicina al 50%. Nel sondaggio si considera il Pd in una lista con il suo simbolo insieme al nome Siamo europei, il progetto avanzato dall’ex ministro Carlo Calenda. In questa lista ci saranno personaggi del centrosinistra e della società civile. Al contrario, vengono rilevate in modo separato +Europa e Italia in Comune di Federico Pizzarotti, che invece potrebbero presentarsi insieme. Italia in Comune viene stimata, insieme ai Verdi, come Onda verde civica.

Il primo dato da evidenziare è la continua discesa del Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,9% e scende al 21,1% (corrispondente a 18 seggi in Ue). Si tratta del minimo storico dopo il risultato delle elezioni europee del 2014, persino peggiore di quel 21,16%. Perde qualcosa, ma solo lo 0,2%, la Lega di Matteo Salvini: ora è al 33% e conquisterebbe così 28 seggi a Bruxelles. Si ferma a 18 seggi, invece, il Pd, arrivando al 21,2%, di poco davanti rispetto al M5s ma in salita del 2,6% in poche settimane.

Nel centrodestra cresce Forza Italia, che guadagna lo 0,7% e raggiunge il 9,7%, corrispondente a 8 seggi. Nella lista delle europee vengono conteggiati anche i voti di Udc e Svp. Fratelli d’Italia, invece, perde lo 0,1% e si ferma al 4,1%, subito sopra la soglia di sbarramento: con questo risultato otterrebbe 4 seggi. Una lista di sinistra composta da Si, Prc e Possibile, invece, raggiungerebbe il 3%, in calo dello 0,4%. Mentre +Europa si attesterebbe al 2,7%, quasi un punto percentuale in meno rispetto alla precedente rilevazione Bidimedia. Sale dello 0,1% l’Onda verde civica, arrivando all’1,8%.

Scende l’affluenza, che arriva al 54,2%, con un forte astensionismo soprattutto al Sud. Andando a vedere le coalizioni, che comunque non ci saranno alle europee, il centrodestra raggiungerebbe il 46,8% sommando i voti di Lega, Fi e Fdi. Sale il centrosinistra, arrivando al 25,7% e staccando nettamente il M5s al 21,1%. Analizzando il voto per regioni, in tutte il centrodestra avrebbe la maggioranza relativa. In quelle del Nord otterrebbe più del 50%, mentre al Sud sarebbe intorno al 40% o poco sotto. Il centrosinistra torna comunque a crescere, soprattutto nelle regioni rosse come Toscana ed Emilia Romagna, le uniche in cui supererebbe il 30%. Al Sud, invece, continua la crisi: in quasi tutte le regioni non riuscirebbe a superare il 20%. Infine, il Movimento 5 Stelle va male al Nord (mediamente sotto il 15%), un po’ meglio al Centro e si rianima al Sud, dove quasi ovunque è sopra al 30%.

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