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Torino, i pugili scendono in strada e impediscono il corteo di Forza Nuova

I militanti di estrema destra avevano organizzato un presidio contro la mafia nigeriana. A impedirlo gli attivisti dello spazio popolare Pablo Neruda di Torino: “Nei quartieri non vogliamo né spacciatori né fascisti”.
A cura di Davide Falcioni
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Gli attivisti della palestra popolare dello spazio sociale Pablo Neruda di Torino hanno nei confronti dei gruppi organizzati di estrema destra un atteggiamento decisamente risolutivo: quando alcune sere fa hanno appreso della presenza di militanti di Forza Nuova in Corso Principe Oddone  non hanno esitato a scendere in strada per allenarsi, con lo scopo esplicito di ostacolare il corteo del gruppo neofascista che intendeva manifestare contro la presunta presenza di mafia nigeriana – e solo nigeriana – in città.

Gli antifascisti si sono opposti ai militanti di Forza Nuova chiedendo a gran voce "né spaccio né fascisti nei nostri quartieri. Diciamolo col nostro sport popolare!". A fine serata le forze dell'ordine, che avevano autorizzato il corteo dell'organizzazione di estrema destra, hanno identificato sessantadue contromanifestanti, uno dei quali ha spiegato a La Stampa: “Per noi i problemi si risolvono garantendo una vita dignitosa. C’è un problema di spaccio, che non si risolve presentandosi una volta in quartiere, sembra un pretesto per mostrare odio. L’alternativa è la socialità e una collettività accessibile a tutto il quartiere".

Forza Nuova aveva presentato il corteo come una "barricata popolare" contro la mafia nigeriana. In realtà, però, i partecipanti erano appena tredici.

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