Papa Francesco domenica prossima a San Giulio per accompagnare i fedeli nella chiesa restaurata

Domenica prossima 7 aprile Papa Francesco si recherà alla parrocchia di San Giulio a Monteverde, che torna nella sua chiesa al termine dei lavori di consolidamento dell’aula liturgica.

La comunità di San Giulio, affidata ai Canonici Regolari dell’Immacolata Concezione, festeggia dunque con il suo vescovo il “ritorno a casa” dopo tre anni trascorsi in una tensostruttura a causa di un cedimento del solaio: a

Il Santo Padre incontrerà i vari gruppi che compongono la comunità parrocchiale: innanzitutto gli ammalati, in
una sala al piano terra. Quindi al piano superiore, nella canonica, si fermerà con quanti hanno contribuito alla realizzazione del presepe vivente, che negli ultimi due anni è stato allestito dai fedeli di San Giulio a Porta Asinaria, proprio con lo scopo di raccogliere fondi per i lavori. Poi vedrà i novelli sposi e quanti stanno frequentando i corsi di preparazione al
matrimonio. Ancora, la realtà della Caritas, tra volontari e assistiti: tra questi, anche quattro senza dimora accolti dalla parrocchia
durante l’emergenza freddo.

Quindi il Pontefice si sposterà in oratorio: «Sotto il gazebo – anticipa il parroco padre Dario Frattini – incontrerà i membri dell’Ufficio edilizia di culto del Vicariato di Roma con l’impresa che ha portato avanti i lavori di ricostruzione e consolidamento
e tutte le maestranze».

Nella tensostruttura che per più di tre anni ha accolto i fedeli lo aspetteranno, invece, i gruppi di
catechismo, per il Battesimo, la Comunione e la Cresima, con i familiari dei bambini, per un totale di oltre trecento persone. Infine saluterà i sacerdoti, confesserà alcuni fedeli e infine presiederà la Messa, con il rito di dedicazione dell’altare.

«Abbiamo preparato un dono speciale per il Papa, ricordando le parole che ha pronunciato all’incontro con il clero dello scorso 7 marzo – sottolinea il parroco –: tutte le offerte di queste domeniche di Quaresima verranno destinate al progetto della Caritas
diocesana “Come in cielo così in strada” per i senza dimora. Consegneremo la somma raccolta direttamente nelle mani del Santo Padre».

Risale al 1956 il progetto originario della parrocchia di San Giulio. Ma nel 2015 il solaio di copertura della chiesa «ha manifestato un’accentuata inflessione – spiegano dall’Ufficio edilizia di culto del Vicariato di Roma –, tale da renderne necessaria l’immediata messa in sicurezza. In seguito alle indagini svolte sulle strutture in cemento armato della chiesa, è stato redatto un
articolato progetto di ristrutturazione e adeguamento sismico, che ha comportato il consolidamento di tutti i 24 pilastri, il rinforzo di alcune travi esistenti e la demolizione e realizzazione ex novo di due travi e del solaio della parte centrale dell’aula ecclesiale.

L’intervento, nella sua organicità, garantisce i necessari margini di sicurezza e resistenza anche in occasione di eventuali fenomeni sismici». A seguito dell’intervento sulle strutture portanti, l’interno dell’aula ecclesiale è stata riqualificato anche per gli impianti e le finiture architettoniche. Il progetto degli arredi liturgici fissi è stato curato dall’architetto Emanuele Pozzilli. Per tutta la durata dei lavori, la parrocchia ha svolto le sue attività in una tensostruttura temporanea collocata sull’area dell’oratorio. La realizzazione di un progetto così esteso è stato possibile grazie al contributo dell’ottox1000 curato dall’Ufficio
nazionale per i beni culturali e l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana, del Vicariato di Roma e della parrocchia stessa, grazie all’iniziativa del presepe vivente a Porta Asinaria.