Francesco in Marocco 34 anni dopo San Giovanni Paolo II

Papa Francesco sarà sabato e domenica in Marocco, a 34 anni dall’ultima visita di un pontefice, quella di Giovanni Paolo II. Bergoglio ha accolto l’invito di Mohammed VI, re e “comandante dei fedeli”, per quello che sarà un incontro storico tra due autorità religiose in una terra a maggioranza musulmana (99%, il resto è diviso tra cristiani, 30 mila secondo le stime, ed ebrei, circa 3 mila) che da sempre si proclama luogo di accoglienza e di apertura verso il prossimo. Al punto da identificarsi come patria dell’Islam moderato da esportare in altri territori e in particolare tra la comunità musulmana che vive in Europa.

Il 19 agosto 1985 Giovanni Paolo II tenne il suo discorso davanti a 80 mila giovani musulmani nello stadio di Casablanca. Cristiani e musulmani, “generalmente ci siamo malcompresi, e qualche volta, in passato, ci siamo contrapposti e anche persi in polemiche e in guerre”. Ma “abbiamo molte cose in comune, come credenti e come uomini. Viviamo nello stesso mondo, solcato da numerosi segni di speranza, ma anche da molteplici segni di angoscia”, disse Wojtyla aprendo un capitolo importante nei rapporti tra mondo cristiano e islamico, e in particolare tra Marocco e Vaticano. Papa Francesco, che sarà accolto all’aeroporto di Rabat, sabato alle 14.00 dal re, per rimarcare l’importanza della visita, si rivolgerà al popolo marocchino dalla spianata della moschea Hassan. E’ un momento che permetterà a questo messaggio di pace tra cristiani e musulmani di continuare a vivere e che confermerà la tradizione di accoglienza e comprensione che ha caratterizzato per secoli i rapporti del Marocco con la Chiesa cattolica, ha spiegato il vescovo di Rabat, Cristobal Lopez Romero.

Prima di essere un Paese a stragrande maggioranza musulmana, il Marocco era una terra di cristianesimo e giudaismo. La visita evidenzierà inoltre i legami amichevoli tra il Marocco e il Vaticano, formalmente istituiti nel 1976, anche se le relazioni tra i sovrani marocchini e la Chiesa cattolica risalgono addirittura all’epoca degli Almoravidi (1061-1147). Nel 1980, il defunto re Hassan II fu il primo monarca musulmano a visitare il Vaticano. Il re Mohammed VI visitò la Santa Sede nel 2000, in uno dei suoi primi viaggi da sovrano.

Il fitto programma della due giorni prevede, oltre agli incontri istituzionali, una visita all’Istituto Mohammed VI per la formazione degli imam e alle organizzazioni di beneficenza, inclusa la Caritas, che offrono assistenza ai migranti principalmente dall’Africa subsahariana. Il primo appuntamento previsto domenica, alle 9.30, è la visita privata al centro rurale per i servizi sociali di Témara, seguita alle 10.35 dall’incontro con i sacerdoti, i religiosi, i consacrati e il Consiglio ecumenico delle Chiese nella cattedrale di Rabat, luogo del secondo discorso del Papa, cui seguirà l’Angelus. Dopo il pranzo, sarà celebrata la Messa, alle 14.45, nel complesso sportivo Principe Moulay Abdellah. Il rientro è previsto alle 17.15.

Fonte: Agi