Grazie a Twitter Papa Francesco rilancia alla grande il latino. Lo seguono un milione di follower

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@Pontifex_ln, l’account twitter in latino varato nel 2013 è seguito attualmente all’incirca da un milione di follower. Lo rivela il libro della Lev (Libreria editrice vaticana) ‘Breviloquia Francisci Papae’ che si basa su una parte del lavoro dell’Ufficio delle Lettere Latine. La struttura, detta anche Sezione Latina, opera nell’ambito della Segreteria di Stato occupandosi di scrivere e tradurre in latino vari tipi di documenti tra i quali appunto anche i tweet del Pontefice. Del resto il latino e’ la lingua ufficiale del Vaticano, dove anche i bancomat lo ‘parlano’. “Da diversi anni traduciamo in latino i tweet del Santo Padre”, conferma a Vatican News il responsabile dell’ufficio monsignor Waldemar Turek che guida un team composto da sette persone. In particolare, il volume presenta i tweet in latino con a fronte la traduzione in italiano. “Il suo obiettivo – precisa – e’ sicuramente dare un’occasione di conoscenza in più ai giovani ma anche permettere a persone piu’ anziane, che non hanno familiarita’ con i social, di seguire questa frontiera”. Per come e’ strutturato, il libro strizza l’occhio al mondo scolastico.

Trattando di questioni contemporanee, che rispecchiano i temi al centro del pontificato di Francesco, innesca curiosità incoraggiando così l’apprendimento di questa lingua antica da parte degli studenti. Capita spesso di imbattersi in parole nuove, di recente ‘conio’: “Abbiamo vari dizionari di lessico del latino recente che ci servono per esprimere i contenuti di oggi”, dice monsignor Turek sottolineando la vera sfida dei latinisti. Computer diventa ‘instrumentum computatorium’ anche se la parola Gps (sistema di navigazione satellitare) non esiste nel dizionario e quindi per esprimere questo concetto e’ stata presa in considerazione l’etimologia e il significato dell’acronimo inglese. Il risultato: ‘universalis loci indicator'”. Una sfida anche la scelta del titolo del volume, dove si voleva tradurre il termine ‘tweet’. “Tweet – precisa monsignor Turek – significa cinguettare, traducibile in latino come ‘friguttio’. Esiste pero’ un altro termine – breviloquia – che vuol dire ‘breve componimento’. Benchè non sia la traduzione letterale, abbiamo ritenuto che questo vocabolo latino esprima al meglio il concetto”. Il latino si trova perfettamente a suo agio con la rapidità dei tweet; infatti, attraverso le declinazioni si risparmiano pronomi, articoli e preposizioni, rendendo densa, sintetica e flessibile la comunicazione.