Di pari passo al recedere delle probabilità di una rapida soluzione dell’attuale disputa commerciale tra Usa e Cina, aumentano le analisi tese a misurare i possibili effetti negativi di questa guerra sui mercati. Tra queste per ora la più interessante, come fanno notare gli analisti di Wings Partners Sim, è quella recentemente formulata da due economisti di Bloomberg cha hanno delineato tre scenari.
Primo scenario
- Situazione corrente, che ha impattato negativamente sul PIL di USA e Cina rispettivamente per 0,2% e 0,5%.
Secondo Scenario
- Allargamento degli attuali dazi tariffari al 25% su tutto lo spettro del trade bilaterale Cina – USA con una ricaduta negativa rispettivamente su PIL di Cina, USA ed a livello globale dello 0,8%, 0,5% e 0,5%.
Terzo scenario
- E infine guerra commerciale su tutto il trade bilaterale con dazi incrociati al 25% con in aggiunta una correzione sensibile degli indici azionari (nell’ordine del 10%) con ricadute sul PIL di Cina, USA e globale rispettivamente dello 0,9%, 0,7% e 0,6%; a livello globale l’impatto negativo sarebbe quantificabile in un conto di circa 600 mld di usd nel 2021 data ravvisata come quella di picco per l’effetto negativo.