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Elezioni comunali 2019

Elezioni comunali 2019, intervista al candidato sindaco De Blasi: "Firenze è un museo a cielo aperto, ripartire dalle periferie"

Architetto, 43 anni, è il candidato del Movimento 5 Stelle: "No a tav e aeroporto, lo stadio va fatto fuori città"

Roberto De Blasi, 43 anni, architetto, è il candidato a sindaco di Firenze per il Movimento 5 Stelle. Residente nel quartiere 4, è sposato con Camilla e ha due figli, Tommaso e Niccolò. Lavora per Intesa Sanpaolo con il ruolo di gestore del patrimonio immobiliare per il Personale della Cassa di Risparmio di Firenze.

E' iscritto al M5S dal 2013. "Il mio amore per la città - dice -, mi ha fatto prendere la decisione di candidarmi per mettere a disposizione della collettività le competenze acquisite durante il percorso di studio e nel corso dell’attività professionale".

La candidatura di De Blasi è arrivata dopo una profonda spaccatura tra i 5 stelle fiorentini, a tal punto che i 'critici' su De Blasi avevano ventilato anche di costituire una seconda lista alternativa. Idea poi naufragata.

De Blasi, se sarà eletto sindaco, quale sarà il primo provvedimento che prenderà?

Punterò a ripristinare il controllo delle istituzioni attraverso un percorso partecipativo tra i cittadini e tra tutte le associazioni rappresentative e di categoria. Poi l'istituzione immediata in tutti i quartieri di centri di ascolto per le proposte dei cittadini, per realizzare così spazi di confronto preliminari all’adozione di strategie rivolte al benessere collettivo.

E' favorevole alle nuove linee della tramvia e in particolare alla 3.2, quella da piazza della Libertà a Bagno a Ripoli? Come vede il passaggio di una linea da piazza Duomo?

Chi non sarebbe preoccupato al pensiero della cantierizzazione dei viali di Firenze, unica vera arteria di scorrimento? Il progetto della linea 3.2 della tramvia (piazza della Libertà-Bagno a Ripoli, ndr) così come è stato concepito non è uno strumento utile alla città. Siamo per un trasporto pubblico a impatto zero ma è importante non dimenticare il contesto urbano e l’importanza mondiale di Firenze.
Siamo contrari all’opera per come prevista al momento, perché è altamente impattante e andrebbe a compromettere la libera circolazione e l’estetica. Ciò che viene proposto oggi è un vero treno con binari propri, invece meglio sfruttare i binari ferroviari già esistenti da Campo di Marte a Rovezzano. Inoltre non si può navigare a vista nella realizzazione di un’opera di tale portata senza considerare i collegamenti indispensabili in direzione radiale verso il centro e le periferie, con l’impiego di piccoli ed efficienti mezzi elettrici.
Totalmente contrari al passaggio da piazza Duomo, visti anche i risultati ottenuti in piazza Stazione. Un miglior utilizzo delle linee ferroviarie esistenti, dalla stazione di Santa Maria Novella, attraverso Campo di Marte, fino a Rovezzano, per poi proseguire fino a Bagno a Ripoli, è una scelta più sana e meno impattante.

Quali soluzioni propone per migliorare l'efficienza del trasporto pubblico? La Ztl va ampliata o ridotta?

La Ztl va regolamentata in funzione delle esigenze di chi vive in centro e degli esercenti. Per interrompere l’emorragia dei residenti dal centro città, l’amministrazione deve ascoltare la voce degli abitanti che vivono quelle strade ed ascoltare le loro esigenze. L'attuale Ztl andrebbe estesa dalla mattina di giovedì fino a domenica sera: h24, in contemporanea all’efficientamento dei parcheggi scambiatori ai margini della Ztl e di più mezzi di trasporto pubblico verso il centro.

E' favorevole alla realizzazione della stazione Foster dell'Alta Velocità e del tunnel Tav sotto Firenze di 7 chilometri da Castello a Campo di Marte?

Rispondo con quello che dichiarò il sindaco Nardella, che nel 2016 disse testualmente che il progetto di Ferrovie appariva "inspiegabile" e che era un grande "spreco di denaro pubblico, un miliardo e mezzo di euro per risparmiare qualche minuto sulla tratta Roma-Bologna-Milano".
Anche il sindaco criticava il progetto dell'alta velocità perché "progettata 20 anni fa" ed era lui stesso ad affermare che con le nuove tecnologie, a parità di lunghezza di binario, si possono mettere molti più treni di quanti se ne potevano mettere 15 anni fa.
Poi l'attuale sindaco ha cambiato idea. Noi no. Riteniamo che, per i treni ad alta velocità, si possa riqualificare la Stazione di Campo di Marte, quindi siamo contrari alla realizzazione del tunnel tav e della stazione Foster.

Ampliamento dell'aeroporto di Peretola e nuova pista. Favorevole o contrario, e perché?

A chi serve davvero la nuova pista? Tutti parlano di aeroporto ma nessuno parla della Piana. La vera questione è il suo futuro, su cui gravita la sorte dell’intera città metropolitana. Il nuovo aeroporto avrebbe un impatto violentissimo sul tessuto urbano e sociale, sacrificando l’ultima riserva naturale disponibile nel territorio limitrofo. La Piana di Firenze è, dopo la pianura Padana, la zona più antropizzata, “violentata” e inquinata d’Europa. Col nuovo scalo i cittadini di Firenze verrebbero sorvolati quotidianamente da centinaia di aeroplani, con aumento di inquinamento ambientale, quindi sono contrario all'ampliamento. Propongo invece un potenziamento dei collegamenti con gli scali internazionali di Pisa e Bologna, che richiedono investimenti inferiori e sicuramente più efficienti. Saremmo così al pari delle altre capitali europee, che hanno i lori aeroporti distanti dalla città ma ben collegati.

Nuovo stadio della Fiorentina a Novoli, cosa ne pensa? 

Oggi la zona di Campo di Marte è sottoposta a disagi in occasione di ogni partita e costruire lo stadio a Novoli non farebbe che spostare questo disagio in un altro quartiere. Siccome non ci sono quartieri di serie A o B, la localizzazione del nuovo stadio, di cui Firenze ha sicuramente bisogno, deve essere valutata con attenzione per trovarne una che, come in tutte le città del mondo, abbia spazi per creare parcheggi adeguati ed essere vicina alle aeree autostradali, fuori dalla città.

Moschea. I cittadini di fede musulmana in provincia di Firenze sono stimati in oltre 30mila: hanno diritto ad avere un luogo di culto in città?

Ognuno deve poter esercitare la propria fede in un luogo a lui adeguato. Non sono contrario alla costruzione di una moschea, ma serve un'attenta programmazione nella scelta del luogo dove realizzarla, tenendo in considerazione anche le esigenze e l'opinione di chi vive nel luogo eventualmente scelto.
Come prevede il programma nazionale del Movimento 5 Stelle, chiediamo al contempo una normativa ad hoc che preveda l’istituzione di un registro dei ministri di culto e la tracciabilità dei finanziamenti per la costruzione delle moschee e, in generale, dei luoghi di culto, anche se diversamente denominati.
Inoltre, occorre disporre di strumenti adeguati per consentire il controllo e la chiusura immediata di tutte le associazioni islamiche radicali nonché di moschee e di luoghi di culto, comunque denominati, che risultino irregolari.

Esiste davvero un'emergenza sicurezza? Come garantire i cittadini, cosa proponete?

Sì, esiste. Per contrastarla occorrerà istituire un'unione tra cittadini, imprese e Stato. Sono per la creazione di un’unica centrale operativa che preveda l’integrazione fra le forze di polizia e permetta di condividere azioni strategiche tra questore, comandante provinciale dei carabinieri e prefetto.
Ristabilito l’equilibrio sociale, sarà indispensabile il “coinvolgimento” della popolazione con iniziative di carattere culturale nei luoghi maggiormente sensibili. Per noi non esistono cittadini di serie A e di seri B, la collettività deve tornare ad essere protagonista e responsabile.

Siete favorevoli a dotare della pistola 'taser' i vigili urbani? E sulle 'zone rosse' che dite?

Siamo contrari all’abuso di qualsiasi strumento violento e repressivo, ma dobbiamo dotare le forze di polizia dei dispositivi necessari alla protezione dei cittadini. Nei casi estremi, di assoluta emergenza, l'impiego del “taser” potrà essere alternativo all’utilizzo di armi da fuoco.
Quanto alle “zone rosse”, non sono un rimedio, sono frutto di un provvedimento inutile e inefficace. Per fronteggiare fenomeni di criminalità occorre istituire un piano strategico che preveda l’impiego di tutte le forze di polizia locali e nazionali in presidi fissi nelle zone maggiormente sensibili.

Il turismo di massa negli ultimi anni ha favorito lo sviluppo della città o ha avuto anche effetti negativi? Come salvaguardare la città e la residenza in centro storico?

Il turismo è il volano economico per una città. Perché lo sia ancora di più è necessario che i turisti rimangano nella nostra città e non la 'usino' soltanto. Firenze oggi viene invece 'utilizzata' come un museo a cielo aperto. Oggi la maggior parte dei turisti visita Firenze ma dorme in altre città. Dobbiamo invece coinvolgere le periferie, offrire migliori servizi, riqulificarle e trattenere lì i turisti, con benefici economici e sociali per la città.

Molte aree cittadine vengono riqualificate con hotel o strutture ricettive extra-lusso. E' d'accordo con questa impostazione?

La trasformazione di interi comparti urbani come risposta al mercato degli affitti di breve durata è un modello che non ha nulla a che vedere con il concetto di riqualificazione. Così il centro storico è vittima di un'emorragia di residenti che abbandonano le proprie dimore e la perdita di identità della città tradizionale è la peggiore sconfitta. Dobbiamo quindi riportare più residenti in centro storico.

Tra i 'buchi neri' del centro storico resta lo scandalo del Sant'Orsola. E' abbandonato da decenni e condanna ad una situazione degradante un intero quartiere. Nonostante le periodiche promesse, nessuno è riuscito a recuperare l'area. Che fare?

Lo stato attuale di Sant’Orsola, area abbandonata nel degrado assoluto, rappresenta l’ennesima occasione mancata. La priorità assoluta è quella di riqualificare l'area mirando allo sviluppo economico per la città, non solo strutture ricettive quindi ma anche servizi per i cittadini.

Come vede e come vorrebbe Firenze tra 5 anni, in caso lei diventasse sindaco?

Sicuramente migliore rispetto alle condizioni attuali, una città che con noi adotterà politiche rivolte alle reali necessità della tradizione fiorentina, riconquistando la fiducia dei 'veri proprietari' delle sorti della città, i cittadini. Sarà una città che ha posto rimedio alle tante speculazioni in atto.

Un appello, un ultimo motivo per il quale i cittadini dovrebbero votarla

Perché il M5S ha un piano preciso e non viaggia a vista. Perché partiamo dal rispetto del nostro patrimonio artistico e delle persone che vivono la città. Affinché i cittadini, dopo i numerosi comitati nati in contrapposizione alle politiche dell'amministrazione passate, tornino protagonisti delle scelte che li riguardano, a partire dalle istanze che arriveranno dai quartieri.

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