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Chi era Carlo Magno?

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Identikit e curiosità sul fondatore del Sacro Romano Impero che, seppur a modo suo, sognava già un'Europa unita.

Nato il 2 aprile del 742 - anche se la data non è certa - Carlo Magno fu Re dei Franchi, Re dei Longobardi e primo imperatore del Sacro Romano Impero. Era un uomo incredibilmente grosso e possente, soprattutto per l'epoca, un combattente valoroso e un grande rubacuori. Grazie a lui, il continente europeo in un certo senso vide colmare il vuoto di potere che si erano venuto a creare dopo le invasioni barbariche e la conseguente caduta di Roma.

Insomma, non deve stupire il fatto che questo sovrano collezionista di titoli e trionfi in battagli sia passato alla Storia con l'appellattivo Magno (dal latino magnus, grande)!

CHI ERA CARLO MAGNO

Carlo era figlio del re dei Franchi Pipino il Breve, nonché nipote di Carlo Martello, il condottiero che aveva impedito l'invasione araba con la celebre vittoria nella Battaglia di Poitiers (732 d.C).

Una discendenza di tutto rispetto dunque, che infatti gli garantì l'autorevolezza necessaria per mantenere saldamente il potere dopo la sua salita al trono, avvenuta nel 768 dopo la morte del padre e condivisa con il fratello Carlomanno, che però morì qualche anni dopo. Ma il Regno dei Franchi - che, ricordiamolo, sebbene venga associato all'attuale Francia aveva confini molto differenti ed era stato fondato da un popolo germanico, i Franchi appunto - era solo il punto di partenza per Carlo.

In un'epoca dove le città si erano ristrette, il processo tecnologico ristagnava, la Spagna era un dominio arabo e i regni barbarici erano perennemente in lotta fra loro, Carlo sognava infatti di ripristinare un solo grande fulcro di potere in grado di fungere da guida per l'Europa e raccogliere l'eredità di Roma.

A colpi di battaglie, trionfi militari e astuzie diplomatiche Carlo Magno iniziò così ad attuare la sua ambiziosa visione. Dapprima rafforzò la sua posizione combattendo contro i nemici interni e saldando l'amicizia con il Papato, che ormai stava riconoscendo nei Franchi il ruolo di legittimi difensori della cristianità In Europa, e poi si dedicò a numerose campagne militari.

Sconfisse i rivoltosi Sassoni e gli Àvari e combatté contro gli arabi nel tentativo di invadere la penisola iberica, ma la disastrosa sconfitta a Roncisvalle nel 778 per mano di un'imboscata ad opera dei baschi impedì l'espansione ad ovest. L'episodio è diventato particolarmente celebre perché ripreso nella Chanson de Roland, la Canzone di Orlando, uno dei più importanti testi epici del Medioevo.

Uno dei successi più importanti però fu quello contro i Longobardi, che al tempo governavano gran parte della penisola italiana. La vittoria contro il re longobardo Desiderio infatti non solo legò per sempre Carlo al Papa - era stato proprio il pontefice Adriano I a chiamarlo per "salvare" Roma dalla minaccia longobarda - ma permise al re franco di diventare anche sovrano dei Longobardi e, di fatto, l'uomo più potente d'Europa.

A quel punto Carlo Magno era veramente un'altra cosa rispetto ai re barbari che dalla caduta di Roma si erano contesi le spoglie dell'Impero. E ciò divenne evidente nell'800 quando Carlo, giunto a Roma per trascorrere il santo Natale, venne incoronato imperatore da Papa Leone III. Era nato il Sacro Romano Impero.

Dopo l'incoronazione Carlo continuò a dedicarsi alla trasformazione del suo impero, incentivando la costruzione di nuove città e la fondazione di nuovi monasteri, migliorando le vie di comunicazione, promulgando nuove leggi, rafforzando il controllo sulle province e istituendo una moneta unica. Quest'ultimo tentativo - davvero all'avanguardia se si pensa che l'Euro sarebbe nato più di mille anni più tardi - non ebbe però successo.

La vita di Carlo tramontò nell'814, quando lasciò al figlio Ludovico, detto "il Pio", un regno immenso e che aveva cambiato destini ed equilibri della storia europa (e non solo).

UN PROTOTIPO DI SOVRANO

Nei secoli successivi Carlo diventò l'emblema di come dovrebbe essere un sovrano. Forte, imperioso (era alto quasi 1,90 m, tantissimo per quell'epoca in cui erano tutti molto più bassi di oggi!), devoto e, soprattutto, versato nell'arte della guerra.

Già perché anche se adesso non ci sembra una gran cosa, in quel tempo si pensava che un buon re dovesse fare la guerra. La guerra infatti non solo portava prestigio ma, se vinta, riempiva i forzieri dei palazzi e le tasche dei soldati che si spartivano il bottino, aumentava i possedimenti dei signori e impediva al popolo sconfitto di attaccare a sua volta.

EREDE DEI CESARI ROMANI?

Oggi diamo per scontato che il Sacro Romano Impero fosse il naturale erede di quello che fu Roma. Ma non è così. Ai tempi di Carlo Magno, e per molti secoli ancora, l'Impero Romano continuava ad esistere: era l'Impero Romano d'Oriente, quello che chiamiamo "bizantino" e che aveva per capitale Costantinopoli! Esso era di fatto il vero Impero Romano, anche se lontano da Roma e con il greco che aveva preso il posto del latino come lingua istituzionale.

Ciò comportò più di un grattacapo a Carlo Magno, che infatti non venne mai riconosciuto dall'imperatrice (o basilissa) Irene d'Atene. La sovrana, che essendo donna già aveva il suo bel da fare nel farsi riconoscere come legittima detentrice del potere, non voleva che le venisse usurpato il filo diretto che legava il suo Impero alla storia romana.

Dopo scontri diplomatici e vere battaglie sul campo, negli ultimissimi anni di vita Carlo Magno raggiunse un'accordo con Costantinopoli e il successore d'Irene, Niceforo, che ne riconobbe l'autorità. Ciò contribuì a riportare in Europa una centralità che mancava da tempo.

L'INCORONAZIONE: UN RITO CHE FECE SCUOLA

Un'altra cosa che oggi riteniamo normale risiede nel fatto che un re o un imperatore venga incoronato per sancirne il ruolo di sovrano. Ma non era così: fu proprio il gesto compiuto da Papa Leone III a tracciare il solco per una grande tradizione d'incoronazioni.

Prima i re non portavano nemmeno la corona, la quale - nata come una derivazione della mitra, il copricapo papale - divenne simbolo del potere regio proprio da Carlo Magno in poi.

CARLO FALSO MODESTO?

Molte delle cose che sappiamo su Carlo Magno le abbiamo apprese dai racconti del suo biografo ufficiale, tal Eginardo, che raccolse le gesta dell'imperatore nell'opera Vita et gesta Caroli Magni.

Tra i tanti passaggi interessanti, Eginardo a un certo punto quando parla dell'incoronazione di Carlo Magno ci racconta non solo che il re franco non sapeva che una volta entrato in San Pietro per la messa di Natale sarebbe stato incoronato dal Papa, ma anche che se lo avesse saputo non ci sarebbe mai andato. Una bella sorpresa, soprattuto se si pensa al personaggio, sempre alla ricerca di gloria e conquiste!

In realtà si suppone ci siano tre ragioni per cui Eginardo scrisse queste cose.

La prima è che lo storico stava scrivendo un'opera per celebrare Carlo e quindi descrivere un uomo che, pur essendo così talentuoso e potente, non si riteneva degno dell'onore non faceva che accrescerne il valore. La seconda si deve ricercare nel suo ruolo con l'Impero Bizantino. Probabilmente Carlo non voleva indisporre Costantinopoli. Il terzo fattore infine risiede nel fatto che, forse, Carlo si scocciò perché fu Papa Leone III con le proprie mani a porre la corona sul capo del nuovo imperatore. Quella era infatti un'epoca in cui i simboli e i riti contavano tantissimo e con quel gesto il Papa aveva in qualche modo dimostrato che, per quanto infinitamente potente, era pur sempre l'autorità religiosa a legittimare quella imperiale.

UN INTELLETTUALE...ANALFABETA!

Può un analfabeta essere un uomo di grande cultura? Nel Medioevo sì. Carlo Magno infatti non sapeva scrivere, però sapeva leggere, conosceva il latino e dedicava molto tempo alla conoscenza dei testi.

Per noi sembra assurdo che una persona sappia leggere e non scrivere, ma ai tempi la scrittura era una vera e propria arte destinata a pochi (perlopiù chierici e funzionari); non c'erano fogli e penne, ma pergamene - che costavano tanto - calamai e pennini. Ciò significa che per mettersi a scrivere bisognava imparare una serie di tecniche ben precise.

E un re non aveva certo tempo per questo!

IL RE CRISTIANO E L'ISLAM

Carlo divenne un simbolo della cristianità e della lotta agli islamici - che allora occupavano quasi tutta l'attuale Spagna e premevano sui confini orientali - ma questo non significa che fosse un nemico di tutti i musulmani. 

Come i cristiani infatti, anche gli arabi erano divisi in fazioni e per buona parte della sua vita Carlo Magno intratteneva rapporti molto amichevoli con questo o quel califfo a seconda della convenienza. Famosa è l'amicizia con il califfo di Baghdad Hārūn al-Rashīd, il quale gli regalò un elefante che divenne il suo animale da compagnia preferito.

UN VERO DON GIOVANNI

Re Carlo fu celebre anche per la sua passione in fatto di donne. L'imperatore infatti ebbe cinque mogli e molte concubine (le sue amanti).

CHARLE O KARL?

Come detto prima i Franchi erano una popolazione germanica che però prosperò nei territori dell'attuale Francia. Dunque Carlo Magno era francese o tedesco? Dobbiamo chiamarlo Charle o Karl? La risposta è che alla fine tale diatriba - che va avanti da tempo - non ha molto senso in quanto quel mondo e il nostro sono due realtà completamente diverse!

FONTI: Carlo Magno - Un padre dell'Europa di Alessandro Barbero; Focus Storia; Vita et gesta Caroli Magni di Eginardo

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