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Combattere il caporalato si può, Fratelli d'Italia ha la proposta: "Mentre dal Governo solo struscio e proclami"

Ieri l'assemblea provinciale del partito che porterà ad Atreju un documento contenente proposte concrete per superare l'emergenza nei campi di Capitanata e valorizzare l'imprenditoria sana

Si è tenuta domenica 2 settembre, nella cornice del villaggio turistico LA GIARA di Vieste, la consueta assemblea annuale dei dirigenti provinciali di Fratelli d’Italia. “Un momento di confronto importante, teso alla calendarizzazione delle differenti iniziative politiche che saremo chiamati ad affrontare nel breve e nel lungo periodo” afferma il coordinatore provinciale, Giandonato La Salandra. Dopo le politiche il partito di Giorgia Meloni si è riorganizzato. Nuovi adesioni e nuovi circoli territoriali sono oggi presenti sul territorio provinciale per un partito che, nella crescita, vede la sua più grande spinta. All’incontro, oltre ai dirigenti provinciali e nazionali, come Casarella (Cerignola) e Valerio (Foggia), anche il neo coordinatore cittadino di Foggia, Giuseppe Pedarra.

Da Atreju, l’appuntamento annuale a Roma del prossimo 21, 22 e 23 settembre, al tesseramento 2018, i punti all’ordine del giorno, ma soprattutto la costituzione di una commissione legislativa provinciale che avrà come compito quello di presentare, attraverso l’On. Gemmato, assente all’incontro solo perché trattenuto da altri impegni politici, un disegno di legge che operi a tutela della buona agricoltura, e che intervenga per creare condizioni che eliminino il ricorso al caporalato che in questa estate ha portato, tristemente, la Capitanata sulle cronache nazionali.

Se il consigliere comunale di San Severo, Francesco Stefanetti, si occuperà di individuare le criticità della Legge 199/2016 (Legge sul Caporalato), il Coordinatore Provinciale unitamente ad altri quadri del partito della Meloni, saranno impegnati nel delineare una legge quadro che premi, attraverso concreti interventi di vantaggio fiscale e previdenziale, le attività agricole (intese sia come produzione che come trasformazione) che operino nel senso della cd Good Agricultural Practice.

Nel corso dell’Assemblea è emerso come il primo passo sarà quello di definire un documento da presentare proprio ad Atreju, e che sia esplicativo della reale imprenditoria agricola della provincia di Foggia. Il documento concretamente spiegherà come quanto avvenuto nell’estate appena trascorsa ha le sue radici in un deficit strutturale legato alla sicurezza, e le cui responsabilità sono da ascriversi alle politiche dei proclami. Tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità di evidenziare come la Capitanata, sia pure con le specificità dei distinti territori, abbia una imprenditoria agricola sana e forte, capace di resistere ad un mercato che solo formalmente valorizza la qualità. Un’agricoltura, come bene hanno evidenziato i rappresentanti di Fratelli d’Italia nei diversi comuni del Gargano, che riesce a resistere e rimettersi in piedi anche dinanzi alle ultime piogge che hanno visto solo ennesimi proclami e “visite di circostanza”.

“L’agricoltura sana va premiata” tiene a precisare La Salandra “le regole ci sono e la quasi totalità delle aziende agricole della provincia di Foggia le rispettano. Bisogna che lo Stato premi quegli imprenditori che nell’agricoltura investono, che impegnano nelle proprie aziende agricole tecniche culturali tese alla valorizzazione delle proprietà dei terreni, si pensi al biodinamico, o quelle imprese atte a creare condizioni di lavoro positive per i propri dipendenti ben oltre l’ordinario schema normativo. “In questa estate, nel balletto delle dichiarazioni e dei proclami, abbiamo sentito tutti parlare, anche senza reale cognizione di causa, di agricoltura. Tutti tranne l’attuale Ministro per le Politiche Agricole” afferma ancora La Salandra. “E’ intollerabile il qualunquismo cui si è assistiti intorno alla campagna del pomodoro, è intollerabile lo struscio che questo Governo ha fatto in provincia di Foggia quasi come se la sicurezza e il lavoro fossero questioni di competenza di altri soggetti, è intollerabile che un ministro per l’agricoltura sia stato così silente verso una categoria che ogni giorno vive nelle proprie campagne ben oltre dodici ore al giorno”.

"Fratelli d’Italia non è al Governo, e questo è un dato, ma è un dato incontrovertibile di come il Partito di Giorgia Meloni sia una forza politica che nel senso di responsabilità e nel merito ha i suoi valori. Ad Atreju 2018 la Capitanata non sarà semplicemente presente, ma sarà protagonista con un documento che spieghi a questo Governo quale è la strada da seguire se si vuole realmente segnare un cambiamento nel senso del merito, e lontano da politiche qualunquiste e assistenzialiste".

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