La Dakar Auto 2018 vedrà ancora una volta lo squadrone Peugeot vestire i panni del grande favorito. Proveranno a contrastarlo, ancora una volta, le BMW Mini e le Toyota Hilux.
Stéphane Peterhansel, Carlos Sainz, Sébastien Loeb, Cyril Despres: basta scorrere l’elenco (confermato dalle precedenti edizioni) dei piloti schierati dalla Peugeot al volante della 3008 DKR Maxi per capire che il team della casa francese punterà forte ad ottenere la terza vittoria consecutiva nella Dakar, dopo aver monopolizzato il podio dell’edizione 2017. Per la casa francese si tratterà dell’ultima partecipazione al mitico rally raid, come confermato dal direttore sportivo Bruno Famin.
Peterhansel con il successo dello scorso anno ha fatto 13, conquistando la settima edizione tra le auto dopo i sei successi tra le moto. Il francese non sente più la pressione del risultato a tutti i costi: “All’inizio di questo progetto, ho deciso di far familiarizzare di nuovo Peugeot con il successo alla Dakar. Questo obiettivo è stato raggiunto e da parte mia sento un po’ meno pressione rispetto agli anni precedenti, ma ovviamente voglio ancora vincere! La macchina è ancora più competitiva, è più facile da controllare in curva e dovrebbe consentirci di attraversare ancora meglio le dune“.
Tutt’altra situazione per Loeb, reduce dal secondo posto del 2017: “Per me, è quest’anno o mai più per la vittoria. È la mia ultima possibilità di vincerla. L’anno scorso abbiamo visto di avere la capacità di farcela. Daniel (Elena, il navigatore ndr) ha fatto un buon lavoro con la navigazione. È motivante: sappiamo di potervela fare e andiamo con l’obiettivo di vincere, questo è sicuro“.
I principali avversari per la Peugeot saranno i piloti BMW Mini del team X-Raid, più agguerrito che mai. A fianco alla tradizionale JCW 4×4, infatti, verranno schierati anche gli innovativi buggy a trazione posteriore. “Con queste due auto abbiamo la più potente famiglia Mini di sempre che abbia mai corso al Rally Dakar”, ha detto Sebastian Mackensen, Senior Vice President di Mini, alla presentazione a Parigi.
La ragione per la quale è stato sviluppato un secondo veicolo si ritrova nelle specifiche delle regole della Dakar, che, nella loro attuale forma, danno alcuni vantaggi alle auto a due ruote motrici. Il team X-Raid schiererà così sette equipaggi: al volante delle tradizionali 4×4 troveremo Nani Roma, Orlando Terranova, Boris Garafulic e Kuba Przygonski, mentre con gli innovativi buggy partiranno Mikko Hirvonen, Bryce Menzies e Yazeed Al-Rajhi.
Il ruolo di terzo incomodo sarà giocato dalle Toyota Hilux del team Toyota Gazoo Racing. Dopo aver fatto delle prove con la trazione a due ruote motrici, la squadra ha optato per rimanere sull’integrale, ottenendo buoni riscontri nei test effettuati in Sudafrica: “Le prestazioni sono state incoraggianti e hanno sbloccato ancora più potenziale nella Toyota Hilux a quattro ruote motrici” conferma il team principal Glyn Hall.
Il team Gazoo Racing si affiderà a due equipaggi di grande esperienza: dalla Mini arriva Nasser Al-Attiyah, già vincitore di due edizioni della Dakar con la Volkswagen Tuareg e proprio con la Mini, mentre al suo fianco viene confermato Giniel De Villiers, reduce da tre podi nelle ultime quattro edizioni tutte disputate con Toyota e a sua volta vincitore in passato con il suv tedesco. A loro si affiancherà la Hilux pilotata da Bernhard ten Brinke, all’esordio come pilota ufficiale per la casa giapponese, dopo quattro edizioni disputate come privato.
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