Continuano le indagini nei confronti di Carlos Ghosn, l’ex presidente di Nissan-Renault-Mitsubishi, su cui pendono accuse di presunti illeciti finanziari. L’ex manager è stato arrestato venerdì per la quarta volta con l’accusa di abuso di fiducia dopo che aveva già trascorso 107 giorni di detenzione in Giappone.
I pm giapponesi hanno inoltrato una richiesta al tribunale di Tokyo per interrogare la moglie Carole dopo aver avviato i contatti le autorità di Medio Oriente, Stati Uniti e Svizzera per cercare di rintracciare le presunte transazioni effettuate dal marito Ghosn.
Secondo quanto riportato dal canale pubblico Nhk, le autorità giapponesi avrebbero richiesto alla moglie dell’ex manager una testimonianza su base volontaria, con l’istanza che tuttavia è stata respinta. A questo punto i pm avrebbero richiesto di ascoltare la donna prima dell’inizio dell’udienza sul caso, richiesta che permetterebbe di interrogare un testimone che si rifiuta di deporre in aula.
Intanto Ghosn resterà in carcere per altri 10 giorni, fino dunque al 14 aprile, con l’ex manager che continua a respingere tutte le accuse nei suo confronti, affermando che tutto è frutto di un complotto ai suoi danni, ordito all’interno di Nissan.
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