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Force India a Suzuka a caccia della McLaren

In Giappone la scuderia di proprietà della famiglia Stroll vuole mettere nel mirino le vetture papaya

4 minuti

Dopo il doppio arrivo a punti conquistato a Sochi, la Force India arriva a Suzuka con il desiderio di confermarsi nella parte più alta della classifica. La nuova scuderia di proprietà di Lawrence Stroll ha ricominciato da zero il suo campionato a Spa e occupa già la settima posizione, a 23 punti dalla McLaren. Inoltre la crisi tecnica del team inglese è uno stimolo in più per gli uomini in rosa, che per le ultime cinque gare hanno messo nel mirino il sesto posto tra i Costruttori.

“Dopo i punti portati a casa a Sochi con entrambi i piloti, ci spostiamo in Giappone con lo stesso obiettivo – ha dichiarato il team principal Otmar Szafnauerci aspettiamo che il ritmo avuto nelle ultime gare venga confermato anche a Suzuka, dal mio punto di vista un circuito davvero fantastico. Dopo aver perso punti a Singapore (per via del contatto tra i due piloti al via, ndr) era importante avere un fine settimana pulito in Russia. L’unico rimpianto è l’aver faticato a massimizzare le potenzialità della macchina in gara. Anche con il DRS bisognava avere un grande vantaggio in termini di velocità per compiere dei sorpassi e noi non ci siamo riusciti. L’aggiornamento che abbiamo introdotto a Singapore, però, continua a funzionare come previsto e puntiamo ad avere la quarta macchina più veloce in pista in questa ultima parte di campionato”.

Anche per Sergio Perez ed Esteban Ocon la pista giapponese rappresenta una delle più affascinanti e impegnative del calendario, dove i piloti possono esprimere tutto il loro talento. “Suzuka è un tracciato per veri piloti ed è sicuramente uno dei miei preferiti. Adoro le sue curve e le alte velocità, specialmente nel primo settore – ha affermato Checo – è una grande sfida, soprattutto perché non è affatto semplice trovare un bilanciamento perfetto e mettere insieme un buon giro. La 130R è senza dubbio la mia curva preferita. Ci si arriva a più di 300 km/h e va affrontata completamente in pieno. È una sensazione incredibile, e inoltre bisogna restare molto concentrati perché è facilissimo commettere un errore”.

“Penso che tutti i piloti amino Suzuka. Le sue caratteristiche tecniche e la sua storia lo rendono un circuito davvero speciale – ha aggiunto Ocon – tutte le curve sono molto belle da affrontare, ma per me le ‘esse’ del primo settore sono qualcosa di speciale. Adoro affrontare quei rapidi cambi di direzione soprattutto in qualifica, con macchina scarica e tanto grip. L’anno scorso abbiamo avuto un weekend molto solido qui. Ho occupato la terza posizione per diversi giri in gara prima di prima di finire settimo, quindi speriamo di avere un altro fine settimana così competitivo”.

A cura di Simone Peluso 

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