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La FIA non cambierà la regola sulle operazioni di peso durante le qualifiche

Charlie Whiting, direttore di gara della F1, ritiene che l'attuale sistema che regola che le verifiche di peso durante le qualifiche non debba essere cambiato, nonostante le polemiche per quanto successo a Sebastian Vettel a Interlagos

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Le rimostranze di Sebastian Vettel e la solidarietà di Daniel Ricciardo all’ex compagno di squadra per il tempo perso dal tedesco nel corso della Q2 delle qualifiche del GP Brasile non hanno fatto cambiare idea alla FIA. La regola sulle verifiche di peso è chiara, i team ne sono a conoscenza e ne devono tenere conto quando decidono la loro strategia.

È questa la linea di pensiero di Charlie Whiting, ribadita al termine del weekend di Interlagos: “Penso che i team abbiano presente tutto ciò che è stato fatto e che se scelgono di fare qualcosa del genere corrono un rischio – ha spiegato il direttore di gara della F1, riferendosi all’idea della Ferrari di far percorrere un giro ai suoi piloti prima di optare per il cambio di mescola – Due rischi, a dire il vero, in questo caso: il primo è ovviamente il tempo che impiegano per fare un giro, il che è un po’ imprevedibile, il secondo è il minuto che bisogna aggiungere per una pontenziale operazione di peso. Bisogna tenerne conto nella propria decisione“.

Secondo Whiting, la situazione critica che si è creata è figlia della strategia insolita adottata dalla Ferrari nella Q2: “Ciò che ha infastidito Sebastian ovviamente è l’essere stato fermato. La Ferrari ha fatto qualcosa di leggermente inusuale: sono usciti con un tipo di pneumatico per esplosare la pista, per così dire, poi sono rientrati e in quel caso c’è un rischio. Ci sarà sempre il rischio che ti possano fermare. Loro lo sanno e dovrebbero considerarlo. Questo è quello che dico sempre alle squadre. Dovrebbe essere qualcosa che pensano: ‘Se lo facciamo, come sarà e quanto tempo ci vorrà? Potremmo essere fermati, quindi dobbiamo aggiungere un minuto’. È qualcosa che dovrebbero sempre tenere in considerazione“.

Parlando di come vengono decise le monoposto da fermare per le veririche, Whiting ha poi escluso un presunto accanimento nei confronti di Vettel e della Ferrari: “È completamente casuale. È un sistema che programmiamo per dire ‘Fermeremo la prima macchina, la seconda macchina, la terza macchina…’, non sappiamo quali macchine rientreranno. Penso che Jo Bauer raramente cerchi di fermare la prima che entra, perché in una sessione di qualifica così breve, la prima macchina potrebbe essere una che entra con un problema meccanico dopo aver fatto solo mezzo giro. Ma vedere due vetture entrare per ragioni strategiche dopo un giro è insolito“.

Infine, il direttore di gara della F1 ha ancora una volta tirato le orecchie a Vettel per il suo comportamento di sabato: “Un pilota che perde la pazienza e rompe le bilance, francamente è qualcosa che non abbiamo mai incontrato“.

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