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Mallya si dimette dal ruolo di direttore della Force India

Piccolo passo indietro del tycoon indiano, che rimane comunque azionista della scuderia

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Novità in casa Force India: Vijay Mallya, bloccato in Gran Bretagna dai suoi guai giudiziari e su cui pende una richiesta di estradizione da parte del tribunale di Mumbai, si è dimesso dal ruolo di direttore della squadra. La notizia è emersa quest’oggi ma, secondo quanto riportato dai documenti ufficiali, il tutto sarebbe avvenuto giovedì 24 maggio, giorno delle prove libere del Gran Premio di Monaco.

L’uomo d’affari indiano, che acquistò l’allora Spyker nel 2007, rimane comunque azionista e team principal, di fatto rinunciando solo al suo ruolo nel board della scuderia. Mallya resta dunque comproprietario, assieme a Subrata Roy e alla famiglia Mol.

Dimissioni Mallya

In questi anni la Force India è stata protagonista di una notevole crescita all’interno del ranking della F1, arrivando a conquistare il quarto posto tra i Costruttori nelle ultime due stagioni. Attualmente il team è sesto, con 26 punti totali e un podio conquistato con Sergio Perez in Azerbaijan.

Dal marzo del 2016 Mallya vive a Londra e non segue più la squadra nelle trasferte per il mondiale di F1. L’India, suo paese natale, ne ha chiesto l’estradizione nel febbraio 2017 con l’accusa di frode fiscale. Il processo è tutt’ora in corso a Londra.

Nell’ultimo anno sono circolate sempre più insistentemente le voci di una possibile cessione della Force India, accompagnate a quello di un cambio del nome. In prima linea tra gli interessati Rich Energy, bevanda energetica che avrebbe potuto replicare l’operazione compiuta dalla Red Bull. Al momento tutti i colloqui sono però falliti.

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