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Stroll: “Capisco Ocon, ma merito di essere valutato di più”

Il canadese ammette che la possibilità di prendere il posto del collega francese alla Force India è la conseguenza di un sistema 'ingiusto' nei confronti di un pilota così meritevole

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A Spa, nei minuti che hanno preceduto la foto di rito dei primi tre qualificati sulla griglia, Ocon aveva avuto un breve scambio di battute in francese con Sebastian Vettel. Parole che sono state captate dalle telecamere delle emittenti televisive presenti. In sostanza, il ventunenne portacolori della Force India non aveva fatto mistero di essere senza la prospettiva di un volante per il 2019. Questo perché un pilota “ha comprato la squadra”, mentre l’altro “porta dei soldi”. Il riferimento era chiaramente a Lance Stroll e a Sergio Perez.

Stroll che proprio nella giornata di lunedì ha visitato la fabbrica del team di Silverstone, preparato il sedile e fatto i relativi aggiustamenti al posto di guida per l’esordio che potrebbe coincidere con la gara di Singapore. A lasciargli il spazio dovrebbe essere proprio Ocon. Un avvicendamento del quale il diciannovenne canadese, attualmente in forza alla Williams, riconosce essere figlio di una situazione piuttosto particolare. “Non discuto su questo punto, ma i miei risultati e quello che ho fatto in passato dovrebbero essere riconosciuti un po’ di più” – ha dichiarato al The Telegraph – Non sono in disaccordo sul fatto che il sistema non sia del tutto giusto, ma merito più di essere considerato per il denaro che c’è dietro di me”. Lance sostiene infatti che il salvataggio operato da suo padre insieme ad una cordata di imprenditori sia solamente un aspetto positivo per la Force India.

“Potenzialmente, con l’acquisto di questa squadra, mio padre può portarla a diventare molto più competitiva e ai miei occhi tutto ciò non è affatto negativo” – ha aggiunto Stroll – “A giudizio di Esteban, questa cosa lo porta ad essere in competizione me, perché mio padre è coinvolto nella Force India. I piloti che provengono da determinati background avranno il loro punto di vista su come dovrebbero essere le cose, mentre quelli che godono di un maggiore supporto finanziario la penseranno diversamente. Se lui (mio padre Lawrence ndr) mi vuole portare alla Force India è una sua scelta e capisco che per Esteban tutto ciò potrebbe non essere giusto. Ma penso di meritare di essere valutato di più per via dei risultati che ho raggiunto. Si tratta di una cosa che mi sta a cuore e dovevo dirla”.

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