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L'arrivo del citrus greening in Sudafrica non e' questione di se, ma di quando

Durante il recente Citrus Summit, svoltosi nell'11ma settimana in Sudafrica, il dott. Vaughan Hattingh (in foto qui accanto), amministratore delegato del Citrus Research International (CRI), ha rivelato ai delegati intervenuti nell'occasione che l'industria sudafricana dovrebbe preoccuparsi molto per la fitopatia del citrus greening (HLB). La domanda infatti non è se, ma quando questa malattia vegetale, denominata anche Huanglongbing arriverà in Sudafrica.

"Quando il psillide asiatico (insetto vettore della fitopatia degli agrumi) colpisce le coltivazioni, è una tragedia annunciata. A questa malattia non c'è alcun rimedio e nessuna speranza si profila neppure all'orizzonte. Non esiste una strategia di gestione sostenibile. L’HLB cambierà il paesaggio degli agrumeti in Sudafrica, non c’è alcun dubbio".

Il cinismo dimostrato da Hattingh si basa sull'esperienza brasiliana, californiana e texana in materia di citrus greening. Il psillide è presente in Brasile da 62 anni, ma la prima incidenza della malattia venne registrata nel 2004. Il Paese si è tirato indietro rispetto a quello che era il tragico percorso della Florida, e da allora è riuscito, nonostante una perdita di oltre 52 milioni di alberi e un quarto dei suoi ettari, a tenere sotto controllo l’HLB attraverso l'ipervigilanza applicata collettivamente - qualcosa che l'industria agrumicola sudafricana conosce molto bene.

Quanto tempo abbiamo?
Quello che stanno facendo le industrie agrumicole negli Stati Uniti (in particolare la California) e in Brasile, e l’approccio che il Sudafrica dovrebbe seguire, dice Hattingh, è quello di guadagnare tempo.

Il vettore della malattia, il psillide asiatico degli agrumi, è stato scoperto nel 2015 in Tanzania, l'anno successivo in Kenya ed è stato riscontrato anche in Réunion e Mauritius. Tuttavia, in Kenya e in Tanzania gli insetti vettori erano privi del batterio Candidatus Liberibacter asiaticus. Lo stesso batterio è stato rilevato in Etiopia nove anni fa, e poi nuovamente nel 2014.

La temuta malattia HLB, fatale per l'agrumicoltura, è la combinazione tra batterio e vettore (un cosiddetto 'hot vector').

"La cosa preoccupante è che si è accesa una spia rossa a indicare un rilevamento del psillide a nord del Mozambico. Questo è il resoconto di un paio di settimane fa. Si pensa che il psillide asiatico degli agrumi sia in movimento. Arriverà lungo la costa orientale dell'Africa e, attraverso il Mozambico, a un certo punto entrerà in Sudafrica".

Un frutteto della Florida infettato dalla malattia del citrus greening asiatico (Foto: Dr Paul Fourie)

Il Sudafrica ha bisogno di ripetere l'esperienza del Brasile
"E' possibile rilevare la presenza dei batteri nel vettore molto prima che l'albero inizi a mostrare i sintomi della malattia. In alcuni casi, fino a sei anni prima dalla evidente sintomatologia. Nelle fasi iniziali dell'infezione, purtroppo, i batteri non vengono rilevati, bisogna rilevare l'hot vector".

L'individuazione precoce del vettore (che sia contaminato o no) e dei batteri è essenziale, seguita subito dopo dalla rimozione dell'albero positivo al vettore e al batterio. La movimentazione del materiale di propagazione infetto è un fattore critico. Il CRI si sta consultando con i vivai del Sudafrica - non solo quelli di agrumi ma anche quelli di piante ornamentali - per sviluppare un piano d'azione contro l’HLB.

"Se sei in grado di organizzarti in modo efficace con strategie di controllo, coordinate a livello regionale, puoi ripetere l'esperienza del Brasile. Se non puoi farlo, sei nei guai".

HLB è un agente patogeno insolito
Huanglongbing è una combinazione insolita e, secondo gli scienziati, una associazione recente tra i batteri e la pianta e quindi c'è stata poca co-evoluzione: il risultato è che l'agente patogeno uccide il suo ospite, la pianta. I ricercatori non sono mai stati in grado di coltivare i batteri in vitro; non si tratta di un agente patogeno convenzionale.

L'HLB differisce dal citrus greening africano per la sua maggiore tolleranza al calore e per il tasso di mortalità degli alberi infetti. E' molto più grave della malattia del citrus greening presente in Sudafrica, anche perché le trappole non sono granché efficaci come mezzo di monitoraggio del vettore.

Contatti:
Dr Vaughan Hattingh
Citrus Research International
Tel: +27 13 759 8000
Email: vh@cri.co.za
https://www.citrusres.com/

Data di pubblicazione: