Dati deboli dalla Cina, l’Eurozona dimostra di essere troppo per gli investitori statunitensi da gestire

Venerdì, i principali indici azionari statunitensi sono stati duramente colpiti, con le vendite trainate da dati economici più deboli del previsto in Cina e nell’Eurozona, che hanno sollevato preoccupazioni per un rallentamento economico globale. Forse attenuando leggermente il tono negativo, si sono registrati sviluppi positivi nelle trattative commerciali in corso tra gli Stati Uniti e la Cina.

Dati della Cina e dell’Eurozona deludono

Venerdì, la vendita è iniziata in Asia dopo che la Cina ha riportato dati sulla produzione industriale e sulla crescita delle vendite al dettaglio per novembre, che non sono riuscite a soddisfare le aspettative. I dati sono serviti come gli ultimi segni di un’economia in declino in Cina. Inoltre, ha esposto i rischi che la Cina sta affrontando mentre continua a combattere gli Stati Uniti nella loro guerra commerciale.

La Cina ha riportato che la produzione industriale è cresciuta di un modesto 5,4% a novembre su base annua, il ritmo più lento in quasi tre anni. Inoltre, le vendite al dettaglio nella seconda economia più grande del mondo sono cresciute al loro ritmo più lento in 15 anni.

Le condizioni economiche sono peggiorate anche nell’Eurozona. L’indice PMI della IHS Markit Flash Euro Zone è sceso a 51,7 a dicembre, il livello più basso in quattro anni. “Gli afflussi di nuove imprese sono quasi in stallo, la creazione di posti di lavoro è ai minimi da due anni e l’ottimismo degli affari è peggiorato”, ha affermato IHS Markit in un comunicato stampa.

U.S. Cash Market Performance Performance del mercato in contanti degli Stati Uniti

Nel mercato in contanti, l’indice di riferimento S&P 500 si è attestato a 2599,95, in ribasso del 50,59 o -1,91%. Il chip blue Dow Jones Industrial Average ha chiuso a 24100,51, in ribasso di 496,87 o -2,03% e il NASDAQ Composite basato sulla tecnologia ha chiuso la sessione a 6910,67, in ribasso del 159,66 o del 2,20%.

Le tensioni sulle controversie commerciali si attenuano

Per quanto riguarda le relazioni USA-Cina, ci sono stati un paio di punti luminosi, ma non erano abbastanza forti da compensare i dati più deboli del previsto dalla Cina e dall’Eurozona.

Si sperava che le due potenze economiche avrebbero raggiunto un accordo permanente sul commercio, quando, venerdì, la Cina aveva annunciato che avrebbe sospeso dazi aggiuntivi per le automobili americane. Ha inoltre confermato che ridurrebbe la tassa del 40% sulle importazioni automatiche negli USA fino al 15% per 90 giorni. Nell’annunciare la sospensione dei dazi, la Cina ha detto di sperare in negoziati più rapidi.

Inoltre, all’inizio della settimana, la Cina ha acquistato la soia americana per la prima volta da quando la guerra commerciale tra i due paesi è iniziata a luglio. I funzionari degli Stati Uniti hanno acclamato l’acquisto da parte della Cina di 1,13 milioni di tonnellate di soia americana come “un grande passo”, ma hanno detto che è incerto se ne seguirà un accordo più ampio.