I cosiddetti "nomi di qualità" presentati dalle destre per il Quirinale: Letizia Moratti, Marcello Pera e Carlo Nordio


Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno fatti i nomi dei loro candidati presidenza della Repubblica, asserendo sarebbero quanto di meglio la destra populista abbia da offrire.
Il loro primo candidato è Marcello Pera, il quale intervenne al Meeting di Rimini, è dinnanzi alle lobby cielline che parò di multiculturalismo asserendo che «l’immigrazione incontrollata dà luogo ad una popolazione di meticci». Pera sostiene che l’occidente stia attraversando una grave crisi morale mentre «i nemici esterni hanno dichiarato una guerra santa, come dicono i terroristi islamici».
Ebbe da ridire anche sul ddl Zan, sostenendo che «la legge Zan sull'omofobia è un altro capitolo del suicidio dell'Occidente».
Il loro secondo candidato è Letizia Moratti, la signora che proponeva di dispensare i vaccini in base al Pil, in modo che i ricchi avessero precedenza sui morti di fame nell'accesso alle cure sanitarie.
Il loro è Carlo Nordio, ossia l'ex magistrato che venne invitato da Pillon a sostenere che si dovesse difendere chi commette crimini d'odio perché lui ritiene che la pedofilia possa essere ritenuta un orientamento sessuale”.
Insomma, la prima voleva distribuire i vaccini in base al Pil, il secondo definì il ddl Zan come "ultimo suicidio dell'Occidente", e l'ultimo ritiene la pedofilia un "orientamento sessuale". Ma Salvinie la Meloni dicono che quelli siano il meglio che Lega e Fratelli d'Italia sono in grado di offrire.
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