l‘incontro

Aru e la bici al Papa: “Sono credente, sulla fede si basa il mio lavoro”

Papa Francesco e Fabio Aru nell'Aula Paolo VI. Servizio Fotografico - Vatican Media

Al termine dell’udienza generale, lo scalatore sardo ha donato a Francesco la sua Colnago: “Andrà all’asta e il ricavato sarà destinato a un progetto di carità”. Era accompagnato dalla sua famiglia e dalla fidanzata Valentina

Luca Gialanella

Fabio Aru ha donato a Papa Francesco, oggi alla fine dell’udienza generale nell’Aula Paolo VI, la sua bicicletta Colnago “in modo che il ricavato dalla vendita all’asta, almeno novemila euro, sia destinato a un progetto di carità”. Lo ha detto lo stesso sportivo all’Osservatore Romano. “Sono venuto con i miei genitori e mio fratello - confida il ciclista, 28 anni - perché siamo una famiglia credente e fondiamo sulla fede la nostra vita e anche il nostro lavoro. La mia spiritualità è profondamente radicata nella storia e nella cultura della gente di Sardegna, a cui sono molto legato. Il ciclismo, proprio in quanto sport popolare, ha da sempre una dimensione di fede molto forte: Gino Bartali anzitutto, ma anche lo stesso Fausto Coppi e soprattutto Fiorenzo Magni e poi via via molti miei colleghi di ieri e di oggi si riconoscono nei valori della vita cristiana”. La bicicletta consegnata oggi al Papa è stata data direttamente a Fabio da Ernesto Colnago: il grande costruttore di Cambiago ha così inteso ricordare lo stesso gesto che fece a Papa Wojtyla quarant’anni fa.

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