Sono partiti a piedi da Castellero e ora sono arrivati a Torino, prima vera meta del cammino verso il sinodo dei giovani. Gli oltre cento ragazzi astigiani hanno raggiunto il capoluogo per riunirsi ad altri fedeli provenienti da tutto il Piemonte per un momento di festa, condivisione e preghiera. Dopo l’adorazione davanti alla Sindone, ultimo appuntamento della tappa torinese del viaggio, il pellegrinaggio proseguirà fino a Roma. Qui i giovani in due occasioni potranno incontrare papa Francesco. Il gruppo di astigiani della Pastorale Giovanile proseguirà poi fino ad Assisi dove ad attenderlo ci sarà il vescovo di Asti Francesco Ravianale.

Pubblichiamo il diario della terza tappa del pellegrinaggio a cura di Federica Bassignana.

LA TERZA TAPPA

“Sinodo significa condividere la via insieme. Dalla dimensione parrocchiale, a diocesana sino a quella interdiocesana: da mille strade i giovani della nostra diocesi hanno incrociato i loro passi con quelli di altri ragazzi provenienti da luoghi diversi ma orientati tutti verso la medesima meta.

Nel loro terzo giorno di cammino, i nostri ragazzi hanno incontrato i giovani delle diocesi di Alessandria e Casale.

Un’ atmosfera di storie e percorsi diversi si è raccontata in questo incontro svoltosi presso la parrocchia di Gesù Adolescente che ha ospitato i giovani che si erano incamminati verso Torino da Chieri.

Il primo luogo che li ha accolti alla ricerca dell’ombra nel caldo mezzogiorno di agosto è stato il parco del Valentino, dove i ragazzi hanno sostato per un momento di riposo, giochi, condivisione e per il pranzo. Nel pomeriggio hanno raggiunto l’oratorio di San Paolo che li avrebbe ospitati nella notte insieme agli altri pellegrini – diretti anche loro verso Roma e Assisi.

La messa di fine giornata è stata guidata dal vescovo di Alessandria e responsabile regionale della Pastorale Giovanile, Mons. Guido Gallese, la cui predica ha accompagnato i ragazzi nella riflessione sulla fiducia verso il Signore. “Sapersi affidare significa camminare insieme nella Fede di Gesù – ha raccontato ai giovani – e bisogna affidarsi e presentare le proprie paure, dubbi e fatiche cosicché il Signore possa indirizzare la vita di ognuno di noi e guidare verso il giusto cammino”.

I giovani che hanno provato sulle loro forze la fatica del cammino, hanno percepito l’intensità di quelle parole che hanno toccato le coscienze di ognuno. Tutti nel proprio cammino hanno portato sulle spalle un peso – non solo fisico – e tutti si sono riconosciuti nelle difficoltà che non hanno costituito un ostacolo, ma una possibilità di mettersi in gioco, di affidarsi ai compagni, alla Fede, e di riconoscere nel Signore il senso, la soluzione, la via”.

Seguite i giovani pellegrini astigiani su facebook sulla pagina della Gazzetta d’Asti e su quella della Pastorale Giovanile.