Sedicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2019 spegne 120 candeline. Ecco i principali argomenti trattati nel giornale in edicola da venerdì 19 aprile 2019.

Otto richiedenti asilo allontanati

Sono otto i richiedenti asilo allontanati dall’ex Seminario di piazza Catena e redistribuiti, secondo i dettami della prefettura, in altre strutture del territorio.

La protesta era scattata venerdì quando una dozzina di profughi era scesa in piazza, cartelli alla mano, per protestare per le condizioni a cui erano costretti a sottostare.

Una protesta che aveva bloccato il traffico, richiedendo l’intervento di polizia, carabinieri e del vice sindaco Marcello Coppo. I migranti, una manciata già allontanati nell’immediatezza dell’agitazione nella serata di giovedì 11 aprile avevano cominciato ad alzare i toni, provocando all’interno della struttura gestita dalla cooperativa Sanitalia Service, l’intervento delle forze dell’ordine. Poi la protesta si è fatta plateale e con cartelli scritti di loro pungo su pezzi cartone, hanno deciso di palesarsi alla cittadinanza e di scendere in piazza. Diverse le motivazioni che, per i richiedenti asilo, hanno alimentato la protesta. Regole troppo rigide, ma soprattutto il riscaldamento delle stanze che da giorni non funzionava, la gestione del “pocket money” non elargito a chi per borse lavoro guadagnava più di 300 euro al mese. Poi la severità di chi coordina la struttura dell’ex seminario presa in affitto dalla cooperativa che inizialmente gestiva un’ottantina di migranti e che ora, dopo l’agitazione, è passata da 52 a 40.

Abbiamo parlato con la cooperativa che gestisce la struttura

La risurrezione di Gesù nuovo inizio della storia

E’ stata la prima volta del vescovo Marco a presiedere la celebrazione della Messa Crismale del Giovedì Santo in duomo, presenti una settantina di sacerdoti e un buon numero di fedeli.
Il vescovo ha sottolineato l’attualità della presenza del Signore e dell’annuncio evangelico che proprio oggi risuona per noi e attraverso di noi, cristiani tutti.
Prima della consacrazione degli oli è stato letto l’elenco dei sacerdoti che festeggiano un anniversario significativo di ordinario (pag. 19) e il ricordo dei defunti dell’anno passato don
Matteo Scapino, don Anselmo Soria, don Carlo Bordone, don Vincenzo Sacchetto, don Alessandro Quaglia, don Giovanni Burzio, don Vincenzo Balsamo e il diacono Antonio Festa.

In questa settimana siamo invitati a meditare il significato che ha per noi la risurrezione di Gesù.
Essa lo ha costituito, diceva Pietro, «Capo e Salvatore», realizzando paradossalmente il «titolo» della croce: «Questi è il re dei giudei». Un rovesciamento radicale e un consequenziale compimento. Rovesciamento: la pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo dell’edificio, colui che è stato eliminato come gli schiavi e i ribelli viene proclamato Signore universale, colui che è stato condannato come peccatore è posto Giudice di tutti, colui che non ha
voluto salvare se stesso è in grado di salvare la moltitudine degli uomini. La risurrezione di Gesù si pone come nuovo inizio della storia dell’umanità, per cui lui stesso può e deve essere definito «nuovo Adamo», capostipite di un nuovo genere umano, anzi di quello vero.

Il 25 aprile di tutti della città di Asti

Asti ricorda la Liberazione. Giovedì 25 anche la nostra città, come da tradizione, ricorderà l’anniversario della fine dell’occupazione nazifascista che aveva contrassegnato l’ultima fase della seconda guerra mondiale. Alle 8.30 le celebrazioni partiranno dal Cimitero cittadino di viale Don Bianco con la Santa Messa al Sacrario dei Caduti per la Liberazione tenuta da monsignor Francesco Ravinale, vescovo emerito di Asti. Oltre alla lettura di alcuni brani delle commoventi lettere dei condannati a morte verrà reso omaggio alla tomba di Francesco Rosso, che partecipò alla Resistenza con il nome di battaglia di “Perez”, e dopo la guerra fu primo presidente dell’Anpi (Associazione nazionale dei partigiani) di Asti. Gli omaggi ai monumenti che ricordano i caduti per la libertà proseguiranno con la Stele nel Bosco dei Partigiani (ore 9.30) e con il Cippo dei Giardini Pubblici (ore 10); quest’ultimo sarà accompagnato dall’orazione dell’avvocato Guido Cardello, vicepresidente Anpi Asti.

Quelle uova di Pasqua con l’autografo di Kean per i piccoli della Casa delle Donne e del Bambino

Non c’erano solo tifosi juventini, ma anche qualcuno del Toro. Queste sono le pari opportunità” scherza l’assessore alle Politiche Sociali Mariangela Cotto che ha consegnato quattordici uova di cioccolato ai piccoli ospiti della Casa delle Donne e del Bambino. Una sorpresa corredata dalle foto autografate e personalizzate del giocatore Moise Kean, stella della Juventus ma anche primo millenials a vestire i colori della maglia azzurra. Merito dell’Anffass che ha regalato le uova ai ragazzi, figli delle sei donne che ora, temporaneamente, sono ospiti della struttura di viale Pilone in attesa di un percorso di autonomia e autodeterminazione cucito loro addosso dai volontari che gravitano attorno alla casa e ai dipendenti dell’assessorato. Ma merito soprattutto di Isabelle Dehe, mamma di Giovanni e Moise Kean che nei giorni scorsi era stata testimonial di un progetto delle Politiche Sociali legato al volontariato fra stranieri. In quella occasione era venuta a conoscenza della struttura e aveva espresso il desiderio di visitarla al più presto. E così è stato. Sabato la signora Isabelle ha incontrato le madri ospiti della casa.
“Le ha volute abbracciare una a una, portando la propria esperienza di vita – ha spiegato Cotto -. Ha detto loro di avere coraggio e speranza e ha promesso ai bambini un autografo del figlio”.

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