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Civil card agli immigrati bocciata dal centrodestra, Cenerini: “Avete stufato” (video) In evidenza

di Gabriele Cocchi – L’iniziativa non verrà ripresa dall’amministrazione. Il capogruppo di Forza Italia: “Chi parlava di sostituzione etnica non aveva tutti i torti”.

 

La civil card non supera il muro della maggioranza. L’ex candidato sindaco Paolo Manfredini, Federica Pecunia del Partito Democratico e Luigi Liguori ieri sera in consiglio comunale hanno proposto il recupero dell’iniziativa, che si svolgeva negli anni scorsi con l’ex sindaco Massimo Federici, subendo però il deciso stop della coalizione di centrodestra. Con l’eccezione del gruppo di “Noi con l’Italia-La Spezia Popolare”, che è uscito prima del voto dopo essersi diviso sull’opportunità di votare “no” (il Movimento 5 Stelle, invece, si è astenuto).

Dal valore puramente simbolico, la civil card veniva consegnata dall’ex amministrazione di centrosinistra ai bambini figli di stranieri, nati e residenti alla Spezia, con l’indicazione di annoverarli tra i cittadini italiani, in attesa che diventassero maggiorenni. Un’iniziativa con cui la giunta Federici aveva preso una posizione chiara nel dibattito sulla necessità di modificare la legislazione sul conseguimento della cittadinanza italiana.

“Credo che partire dalla civil card sia un atto di civiltà – ha esordito ieri sera Manfredini – perché la nostra società è ormai definibile come multiculturale: basta entrare in una qualsiasi scuola primaria o elementare, o anche in un’aula universitaria. Dobbiamo dare risposte alle aspettative e alle esigenze degli individui e tenere insieme una rete sociale, valorizzando il capitale umano che queste persone rappresentano”.

Ma la richiesta non ha fatto breccia nei muri del centrodestra, che al contrario non ha risparmiato duri attacchi e toni di scherno all’opposizione, sulla scia del risultato elettorale del 4 marzo.

“Mi sembra che qui stiamo giocando – ha ribattuto Fabio Cenerini, capogruppo della lista Toti-Forza Italia – Di questo politicamente corretto della sinistra sono stufo, ne ho le tasche piene. Credo che alle elezioni siate stati bocciati proprio su questi temi. Il problema oggi sono gli italiani, non gli immigrati: quando qualcuno ha parlato di sostituzione etnica non aveva tutti i torti, oggi siamo allo sbando più totale”.

Sul lato opposto della barricata Luca Erba del Pd (“La civil card non è che una proposta simbolica, qui non si sta discutendo dello ius soli. Inviterei piuttosto ad analizzare la normativa su ius soli e ius sanguinis degli Stati Uniti”) e Massimo Lombardi di “Spezia Bene Comune”, che ha sottolineato come “con la civil card si vuole avvicinare gli stranieri alle regole e all’ordinamento del nostro Paese, a proposito di immigrazione clandestina. Il contenuto di questa mozione fa parte dei valori in cui crediamo, al di là del risultato elettorale”.

Ma i numeri hanno fatto prevedibilmente naufragare la proposta della minoranza, appoggiata anche da Guido Melley e Roberto Centi di “LeAli a Spezia” e da Lorenzo Forcieri.

Particolarmente dura Maria Grazia Frijia di Fratelli d’Italia: “La civil card è la strada che la sinistra si era aperta nei comuni per aiutare il governo a introdurre lo ius soli, che se approvato spalancherebbe le porte a uno tsunami immigratorio di proporzioni bibliche. Trovo gravissimo che bambini stranieri vengano usati come scudi umani per regalare la cittadinanza a milioni di stranieri”.

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