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Beppe Grillo dal vaffaday alla convention terrapiattista

Beppe Grillo dal vaffaday alla convention terrapiattista

di Vittorio Testa

05 Maggio 2019, 13:33

E se la terra fosse un’unica immensa distesa orizzontale? Sarebbe più facile per Beppe Grillo controllare 24 ore su 24 i suoi seguaci eletti in Parlamento dal Movimento 5 stelle, i quali invece grazie alla rotazione del pianeta, finora creduto sferico, si eclissano al tramonto per riapparire all’alba. Vero è che i Cinquestelle e il loro ‘’guru’’ hanno tenuto comizi, riunioni e feste anche nottetempo: chi accendeva e spegneva dunque la luce? C’è a ciascuno dei due lati un orlo alto 400 chilometri, spiegano, che fa ombra alternativamente. Oppure, questo l’atroce sospetto, mezza umanità mente sapendo di mentire affermando di essere al buio per svariate ore. Al di là delle battute, il tema della forma del pianeta (etimo di pianura o spianata: alltrimenti si chiamerebbe rotondeta?) sta appassionando scienziati di tutto il mondo. Ed ha stregato anche il comico e leader politico genovese che dal suo blog ha annunciato la partecipazione al congresso mondiale dei ‘’terrapiattisti” in programma il 12 maggio a Palermo. Ha lanciato tanto di slogan: «Amate e coccolate il terrapiattista che è in voi», nonché l’invito a  riscoprire la bellezza poetica del «fanciullino» pascoliano.  Spiega il già fautore del “vaffaday” ora pronto per il “terrapiattaday”: «Se non avessimo imparato quelle quattro cose messe in croce, la terra sarebbe piatta. Insomma, il bambino che è in noi è il primo ad essere terrrapiattista! E’ dura ammetterlo ma è così, sono tempi difficili e densi di buie prese di coscienza».
Già, il fanciullino: è vero, confessiamolo, in ciascuno di noi non è mai stato definitivamente chiaro il fatto che non ci ritroviamo a testa in giù, disperatamente aggrappati a un qualcosa, nel momento della pretesa rotazione terrestre; né ci ha mai convinto appieno lo spettacolo dello sbarco sulla luna, dozzinale film fantascientifico con un’ombra sbagliata e palesi effetti speciali usati dal regista Kubrick al soldo della perfida America. C’è qualcosa di straziante e un anelito al cambiamento nell’animo di Beppe Grillo forse deluso dai  suoi seguaci che amministrano città e persino la nazione con risultati non entusiasmanti. I sondaggi prevedono deludenti risultati alle imminenti elezioni europee del 26 maggio, tutto  a favore del ‘’terrarotondista”  Salvini, il leghista lombardo che va giù… piatto piatto con un decisionismo da sceriffo di Sergio Leone. Che Beppe Grillo stia per compiere una evoluzione spirituale e  filosofica che lo porti dall’insulto facile al sacerdozio di Zarathustra per compiere il cammino necessario alla rinascita dell’uomo? Sarebbe il percorso delle tre metamorfosi. “Come lo spirito diventa cammello, e il cammello leone e infine il leone fanciullo. Il cammello porta le cose più gravose e corre nel deserto” (Grillo fonda e si carica del peso del M5S). “Ma qui lo spirito diventa leone e vuole come preda la sua libertà” (eccolo comandare senza limitazioni). ”Però cosa sa fare il fanciullo che nemmeno il leone era in grado di fare? Innocenza è il fanciullo, e oblio, e un nuovo inizio e una ruota rotante”: cioè obliare, cambiare, rinascere. Che il deluso fanciullo Grillo, folgorato da Nietzsche, stia preparando il distacco da Di Maio, Raggi, Di Battista e compagni?

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