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Software, premiati due sviluppatori parmigiani

Software, premiati due sviluppatori parmigiani

10 Giugno 2017, 11:10

Laura Ugolotti

Le eccellenze ducali non sono solo gastronomiche. Nei giorni scorsi i parmigiani Matteo Rattotti e Danilo Bonardi, insieme al loro socio Konstantin Erokhin hanno ottenuto il più prestigioso riconoscimento a livello mondiale per gli sviluppatori di software: l’Apple Design Award. Ora sono a San José, in California, dove, nel corso dell’annuale Worldwide Developers Conference di Apple, la conferenza mondiale che raduna 5mila sviluppatori Apple, è avvenuta la cerimonia di consegna del premio.

Ogni anno Apple assegna 12 «awards» ad altrettante applicazioni che rappresentano l’eccellenza mondiale nell’innovazione e nella tecnologia. Software selezionati e premiati non solo per il desing, ma soprattutto per l’usabilità, l’accessibilità e la funzionalità. Trai 12 del 2017 solo due erano italiani e uno, appunto, parla parmigiano. L’applicazione che i tre hanno sviluppato - per iOS, Mac, Apple Watch e Apple Tv - si chiama Bear ed è uno strumento di scrittura che permette di prendere appunti, creare liste, inserire allegati, aggiungere immagini e file nei testi.

Ed è disponibile in 11 lingue. «Praticamente è un taccuino digitale – ci spiega Matteo -. Ci abbiamo messo due anni per svilupparla, con tanto, tantissimo lavoro, e questo risultato, così prestigioso, è una soddisfazione incredibile».

Matteo, Danilo e Konstantin, classe 1983, lavorano insieme dal 2005. Si sono conosciuti all’università – hanno studiato tutti e tre a Parma, i primi due Informatica, il terzo Ingegneria – e la sintonia è stata immediata, tanto che 12 anni fa hanno deciso di fondare Shiny Frog, una piccola società di sviluppo software.

«Il primo progetto – ricorda Matteo – è stato “Image 2 icon”, una app che ancora oggi è molto richiesta. In questi anni abbiamo lanciato sul mercato 7-8 applicazioni, un numero importante se si considera quanto lavoro occorre per svilupparne una».

E proprio il lavoro in questi anni non è mancato: tanto impegno, sacrifici e la voglia di migliorarsi sempre, facendo tesoro di ogni errore, di ogni esperienza. «Abbiamo puntato sulla qualità, volevamo creare valore e offrire prodotti che fossero davvero utili. Ci siamo concentrati in particolare su programmi legati alla produttività, per aiutare gli altri a gestire meglio le loro attività quotidiane».

L’impegno alla fine ha pagato, «ma ci vuole anche una buona dose di fortuna – sottolinea Matteo – e la nostra è stata incontrarci».

L’Apple Design Award non è il primo riconoscimento che l’azienda di Cupertino consegna loro: nel 2016 si erano aggiudicati il premio come applicazione dell’anno sugli store Apple. Da quando è stata lanciata, a novembre ha fatto registrare 1milione e mezzo di download.E ora, il massimo riconoscimento mondiale. «Siamo felicissimi. In questi giorni abbiamo conosciuto gli executive Apple: sono venuti a congratularsi con noi e d’ora in poi lavoreremo a stretto contatto con l’azienda. Più che un ritorno economico, che viene invece dallo store, questa collaborazione ci porterà una grande visibilità e quindi la possibilità di continuare a investire sul nostro lavoro. Per noi questo premio non è un traguardo: è solo l’inizio. Ogni app è un cantiere sempre aperto e abbiamo già tantissime idee da sviluppare per rendere Bear ancora migliore».

© Riproduzione riservata

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