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La gente si ribella al degrado

La gente si ribella al degrado

04 Gennaio 2016, 11:55

Pierluigi Dallapina

L’ultimo episodio che ha fatto saltare i nervi a qualche residente sono state le esplosioni che hanno distrutto almeno un paio di cestini dei rifiuti lungo stradello Matilde di Canossa, durante la notte di Capodanno. A denunciare l’accaduto, con tanto di documentazione fotografica, è stato un residente che ha spedito lettera e immagini al giornale, lamentando la presenza di adolescenti non solo chiassosi, ma anche aggressivi e maleducati dalle parti del Peep Paradigna. Ma basta fare una passeggiata in quartiere, fermarsi al bar o in edicola, chiacchierare con chi fa jogging nel parco, chi è affacciato alla finestra o con chi sta portando a spasso il cane, per capire che in via Paradigna vive e lavora una comunità che non accetta di trasformarsi in una periferia anonima e degradata, e per questo chiede maggiore attenzione da parte di tutte le istituzioni.

Negli anni, i segnali di allarme e degrado non sono mancati: ad agosto 2013 venne sfiorata la tragedia, quando il fuoco appiccato ai cassonetti della carta arrivò a scaldare le tubature del gas di un palazzo in via Kulishoff, a novembre 2014 vennero scoperti bocconi per cani farciti con chiodi, mentre ora è ancora visibile la trascuratezza in cui versano il parco per gli skateboard, imbrattato e con divani abbandonati sulle rampe, e l’area ex Tarasconi, dove l’odore di bruciato si sente ancora, sebbene siano passati otto anni e mezzo dall’incendio scoppiato nel luglio 2007.

Da quel momento, lo spiazzo su cui si affacciano diversi condomini offre ai residenti un panorama sconfortante. I muri superstiti lungo il perimetro dell’area sono stati ricoperti dai graffiti, e la stessa sorte è toccata alle pareti di un edificio risparmiato dalle fiamme. Peccato che i frequentatori abusivi dell’ex Tarasconi – ricordiamo che si tratta di una proprietà privata – non si siano limitati a disegnare con la bomboletta spray: qualcuno si è anche preso la briga di spaccare vetri, porte e tapparelle, lasciando completamente sventrata la costruzione che si trova a pochi metri dall’area cani di stradello Matilde di Canossa.

Più volte, in passato, i residenti hanno lamentato la presenza di drogati e senzatetto, incuranti del pericolo sopra le loro teste, dato che i tetti dei capannoni, oltre a puzzare ancora di fumo, sono pieni di crepe e buchi da cui possono staccarsi pezzi. Al confine con lo stradello pedonale, due vecchi contenitori dei rifiuti sono ancora pieni di materiale, mentre l’enorme spiazzo su cui insistono i ruderi si riempie di polvere o di pozzanghere a seconda delle stagioni.

In futuro qualcosa però potrebbe cambiare, come spiega l’assessore alla Sicurezza, Cristiano Casa, riferendosi alle nuove norme antidegrado contenute nel regolamento di Polizia urbana. «Il regolamento prevede che si possano sanzionare quei privati che non mantengono correttamente le aree di loro proprietà. Nei prossimi giorni verrà approvata in Giunta la delibera che stabilisce l’ammontare delle varie sanzioni per ogni tipo di infrazione commessa». Casa poi ricorda che i vigili sono stati attivati per monitorare le aree urbane degradate di Parma: «La Polizia municipale ha il mandato di individuare gli edifici poco decorosi. L’obiettivo è di intervenire sui privati affinché tutelino i loro beni immobili».

ALINOVI: «LA RIQUALIFICAZIONE PUÒ PARTIRE DALL'EX TARASCONI»

Se l’area ex Tarasconi è la ferita più evidente nel tessuto urbano compreso fra via San Leonardo e via Paradigna, nella zona esistono tante altre situazioni di degrado, più o meno evidenti, che in più di un’occasione hanno messo i residenti in allarme. L’assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Michele Alinovi, assicura però che il Comune interverrà a favore della riqualificazione della zona, così come sta già facendo al Parco nord, non molto distante dai palazzi del Peep Paradigna.

Uno dei punti che meriterebbe di essere riqualificato è il parchetto da skateboard, inaugurato dalla passata amministrazione comunale nei pressi della parrocchia intitolata al beato «Andrea Carlo Ferrari». Le rampe e i gradini in cemento costruiti per far divertire gli amanti dello skate, non solo sono stati letteralmente imbrattati con scritte e graffiti, ma sono anche diventati una sorta di discarica, a dispetto della telecamera montata su un palo dell’illuminazione e puntata proprio sullo skate park.

Due malconce poltrone di pelle e un bancale traballante sono la rampa improvvisata da qualcuno, mentre a pochi metri, su una gradinata, delle braci rappresentano i resti di un falò acceso chissà per quale motivo. Non manca un carrello della spesa senza ruote posteriori.

«Al Parco nord la riqualificazione è già iniziata sulle aree verdi, sulle staccionate e sui giochi per i bambini. Per quanto riguarda il 2016, l’intenzione dell’amministrazione comunale è di concentrarsi sulla zona nord della città per rivedere la questione degli spazi pubblici», annuncia l’assessore riferendosi al Peep Paradigna. «Servono interventi manutentivi profondi nell’area attorno alla chiesa, soprattutto sullo skate park, come segnalato più volte dagli stessi residenti - spiega -. Nel bilancio di previsione abbiamo inserito un piano di riqualificazione delle periferie cittadine, compresi gli spazi pubblici del Paradigna». Per quanto riguarda invece l’area privata ex Tarasconi, Alinovi ribadisce la disponibilità del Comune ad agevolare la riqualificazione di cui dovranno farsi carico i proprietari. «Un anno e mezzo fa – racconta – quando i proprietari ci presentarono un progetto di riqualificazione che prevedeva la creazione di residenze, uffici e commercio di vicinato, l’amministrazione si era resa disponibile a valutare delle varianti urbanistiche. Da allora però non abbiamo più avuto incontri. Siamo ancora convinti del fatto che l’ex Tarasconi possa diventare l’occasione per rigenerare in modo indotto anche le aree del Peep Paradigna». P.Dall.

© Riproduzione riservata

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