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Si sbarazza della gatta dell'ex: lei la ritrova su Facebook

Si sbarazza della gatta dell'ex: lei la ritrova su Facebook

05 Febbraio 2017, 10:18

Chiara De Carli

Una storia d’amore che si chiude e a farne le spese è la gatta della coppia «scoppiata». Una vicenda, quella capitata nei giorni scorsi, che poteva avere come unica «vittima» la miciona che stava per finire al gattile al termine di una vicenda quasi surreale. Due i racconti che si incrociano: quello dei volontari che hanno accolto una gatta «trovata per strada» e quello della proprietaria che ha visto la sua gatta in cerca di casa su Facebook. Lui e lei li chiameremo Giulia e Francesco, la gatta Mirtilla. «Erano quasi le 19 di giovedì quando un ragazzo si è presentato nella nostra sede dicendo di aver recuperato un gatto dalle parti della rotatoria di via Emilia Est – ricorda Lella Gialdi, presidente dell’Enpa -. Ci chiedeva di poterlo lasciare qui e di trovargli una buona casa: era molto interessato al benessere dell’animale. Siccome non possiamo ospitare gatti nella nostra sede, gli abbiamo suggerito di chiamare il servizio di recupero del canile municipale». La gatta è quindi stata presa e portata in gattile ma, fin da subito, qualcosa ha fatto drizzare le antenne: Mirtilla è infatti di razza pura ed era ben tenuta, certo non una randagina. «Una gatta così doveva essere per forza scappata di casa e sicuramente facendo girare la foto sui social network qualcuno l’avrebbe riconosciuta». E infatti sono bastate poche ore per sentire squillare il telefono, ma nessuno si aspettava di scoprire che la gatta era finita in mezzo ad una «faida familiare». All’altro capo del filo c’era infatti Giulia, comproprietaria della gattina. Munita di foto, si è presentata subito al gattile per dimostrare che fosse proprio quella che credeva morta. «Io e Francesco siamo stati insieme sette anni e, ad un certo punto, abbiamo pensato di prendere un gatto. Mi ero innamorata di questa razza e siamo andati in un allevamento dove ci siamo subito innamorati di Mirtilla e l’abbiamo portata subito a casa» racconta Giulia. «Dopo qualche anno, però, il rapporto tra me e Francesco si è deteriorato e siamo arrivati alla decisione di lasciarci: io sarei tornata a vivere dai miei genitori ma avrei comunque potuto vedere la gatta quando volevo». Era l’agosto del 2015 e sembrava che tutto potesse funzionare. «L’estate scorsa lui si è messo insieme a un’altra ragazza ed è risultato che lei era allergica ai gatti. Durante una delle nostre conversazioni gli è scappato detto che, quando lei andava da lui, Mirtilla veniva chiusa in una stanza e questo mi è molto dispiaciuto. Ho quindi cominciato a guardarmi intorno per andare a vivere da sola e riportare con me la micina». Alcuni imprevisti costringono Giulia a rimandare l’uscita da casa. A Natale, lei chiede a Francesco di avere un altro po’ di pazienza per la gatta e sembra che non ci siano problemi. Pochi giorni fa, però, sul telefono le arriva un messaggio: è Francesco che le dice che la gatta sta male. «Mi raccontava di averla trovata in casa che non si reggeva in piedi e di averla portata d’urgenza in clinica veterinaria. Gli ho chiesto di tenermi aggiornata ma, verso l’una di notte, un altro messaggio mi informava che la gatta non c’era più». Telefonate su telefonate tra i due e lui le dice di aver avvisato anche l’allevatrice perché probabilmente la gatta era già malata alla nascita. Giulia chiede però di avere i referti delle analisi per capire cosa sia realmente successo. «Siccome non mi arrivava nulla, ho iniziato a chiamare le cliniche veterinarie». Da nessuna arriva la conferma del ricovero di una gatta di quella razza. «Mi sono insospettita e ho chiamato l’allevatrice, ma nemmeno lei aveva ricevuto notizie da Francesco. A quel punto ho visto il post su Facebook». Una rabbia incontenibile quella di Giulia, che ora non si capacità di questa serie di menzogne. «Sarebbe bastato che mi desse un ultimatum del tipo “o te la prendi tu o la regalo via” e io avrei trovato un modo per accelerare i tempi. Tutte le volte che ne abbiamo parlato sembrava che tenere la gatta fosse per lui una gioia e non un problema». Ora Mirtilla è tra le braccia della sua padroncina ma la storia, molto probabilmente, non finirà qui.

© Riproduzione riservata

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