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Addio al norcino Ermido Usberti

Addio al norcino Ermido Usberti

14 Settembre 2017, 12:44

Paolo Panni

Zibello ha perso una delle sue memorie storiche e delle sue figure più cortesi. In punta di piedi, secondo il suo stile sempre discreto e gentile, se ne è andato Ermido Usberti, custode dei saperi di una volta.

Un uomo buono, una brava persona, sempre il primo a salutare come hanno ricordato in tanti. Nato nel centro rivierasco l’11 ottobre 1930, non si è mai mosso dalla sua casa, «vegliata» dall’argine maestro del Po, e dal suo paese, al quale era legatissimo.

Una vita, la sua, tutta dedicata al lavoro e alla famiglia. Lavoro iniziato fin dall’età di 14 anni, insieme al fratello Olindo, di tre anni più grande (e mancato pochi anni fa), apprendendo l’arte del «masalèn» dal padre Igino. Insieme, i due fratelli, nelle gelide giornate d’inverno, alzandosi anche prima dell’alba, si recavano nelle varie case di campagna, sfidando il gelo e la nebbia, per aiutare il padre nella lavorazione delle carni suine.

A loro è stato tra l’altro dedicato spazio sul libro «Salumieri, una lunga storia di sapore», uscito nel 2011, su iniziativa di Parmacotto, curato da Giancarlo Gonizzi (su progetto di Elio Giovati), con la collaborazione di Gazzetta di Parma e Tv Parma. Gli Usberti, secondo la consuetudine che era in voga allora, erano muratori d’estate per poi «trasformarsi» in «masalén» nei mesi invernali.

Ermido, per un periodo, ha collaborato anche col fratello e i familiari nella conduzione della bottega di carne equina che sorgeva in piazza Garibaldi.

Da artigiano muratore ha inoltre lavorato una vita, in tutta la Bassa, costruendo numerosi capannoni ma anche diverse case (e occupandosi ovviamente di molte riparazioni, specie di tetti e strutture varie) e per diversi anni ha lavorato anche nell'azienda Annoni di Madonna Prati. Tra le sue passioni spiccavano invece quelle per il gioco delle bocce, che conosceva alla perfezione, e in passato, per un breve periodo, quella per la caccia.

A questo si aggiungeva la grande cura per la casa e il profondo legame con la famiglia e con gli amici di sempre. In paese si è sempre distinto per il suo tratto gentile e disponibile, l’immancabile sorriso per tutti , la bontà d’animo, la grande onestà e la speciale discrezione. Ermido Usberti ha lasciato la moglie Romola, il figlio Mario, l’adorato nipote Ethan, la nuora, i cognati, le cognate, i nipoti.

I funerali avranno luogo oggi, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Zibello. Usberti, quindi, riposerà per sempre nel cimitero di Frescarolo.

© Riproduzione riservata

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