Bassa

Media Tovini a rischio chiusura: «Situazione finanziaria critica»

L’annuncio dal parroco e dal delegato vescovile Genitori in campo per salvare l’istituto
La sede. La scuola parrocchiale media Tovini in grave crisi economica
La sede. La scuola parrocchiale media Tovini in grave crisi economica
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La scuola parrocchiale media Tovini rischia la chiusura. Se ne è parlato nei giorni scorsi in un incontro tra il parroco don Alessandro Tuccinardi - affiancato dal delegato vescovile alle scuole Raffaele Maiolini, dal commercialista Giuliano Maccarini e dal dirigente scolastico Lucio Vinetti - e i genitori degli alunni. Don Alessandro, in particolare, ha sottolineato che «la situazione finanziaria della scuola è molto critica, al punto che sono stati accesi del mutui per far fronte alle ingenti spese». «Per questo - ha aggiunto - ad oggi è difficile poter garantire il servizio».

Comunità scossa. La notizia - giunta oltretutto in un periodo di iscrizioni scolastiche - ha profondamente scosso i genitori dei ragazzi che frequentano l’istituto e ha creato, durante l’incontro, anche qualche momento di tensione. Di fatto, i problemi di bilancio della scuola di via Santa Di Rosa erano nell’aria già da quando, poco più di un anno e mezzo fa, l’ex parroco don Tino Clementi aveva comunicato la traballante situazione. Lo aveva fatto durante un’assemblea dell’Ucid, e aveva fatto appello ai cittadini, durante le Messe, affinché aiutassero la scuola a sopravvivere.

Rischio chiusura. Ora, però, l’amara constatazione che il proseguimento dell’attività didattica e formativa è vacillante è toccata al nuovo parroco don Alessandro che, con l’intera Diocesi bresciana, in testa il vescovo Pierantonio Tremolada, ha prospettato la chiusura della secondaria di primo grado che, peraltro, non può nemmeno beneficiare, a differenza della scuola primaria, dei contributi statali.

Genitori in campo. Di fronte a questo possibile scenario, a scendere in campo, senza alcun tentennamento sono stati direttamente i genitori che si sono dimostrati disponibili a trovare strade alternative e ad accollarsi anche parte della spesa attraverso l’innalzamento delle rette o il reperimento di fondi per dare ossigeno alle casse della scuola. Per questo, si sta costituendo un nuovo Comitato di genitori.

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