Italia e Estero

La nota di aggiornamento al Def del governo, in sintesi

Sono confermati 9 miliardi per il reddito di cittadinanza, oltre ai 7 per la quota 100 in tema di pensioni
Da sinistra, il ministro Tria, il presidente del Consiglio Conte e i due vicepremier, Di Maio e Salvini - Foto Ansa/Angelo Carconi
Da sinistra, il ministro Tria, il presidente del Consiglio Conte e i due vicepremier, Di Maio e Salvini - Foto Ansa/Angelo Carconi
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Il governo ha inviato al Parlamento la nota di aggiornamento al Def. Confermate le stime del Pil del triennio all'1,5% per il 2019, l'1,6 per il 2020 e 1,4% nel 2021; la spesa per il 2018 è cifrata a 3,6 punti di Pil contro i 3,5 del Def; rispetto ad aprile la spesa crescerebbe di 0,2 punti di Pil nel 2020 e di 0,3 nel 2021.

Confermati 9 miliardi per reddito e pensioni di cittadinanza e 7 per la quota 100 sulle pensioni. Inoltre, l'Iva non salirà nel 2019 ma, salvo altri interventi, tornerà a crescere dal 2020.

Sono poi previsti 10 miliardi di privatizzazioni in due anni e si va verso l'abolizione del patto di stabilità interno. 

Le scelte del governo italiano provocano preoccupazione nella Bce, in questo quadro il colloquio di mercoledì al Quirinale di Draghi con Mattarella. 

«Con l'ok alla manovra calerà la tensione sui mercati e lo spread tornerà a scendere», assicura il ministro Tria. Per Salvini, le stime sul pil non sono ottimistiche, ma limitate: «Sono stufo di un'Italia che cresce dello zero virgola. Noi investiamo sul lavoro per crescere dell'uno virgola o due virgola». Il segretario del Pd Martina attacca una manovra che definisce «profondamente ingiusta».

 

 

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